Porto Pescara, la marineria: “Siamo al fallimento” / Video

PESCARA. Marineria e armatori pescaresi lanciano l’ennesimo grido di allarme: nonostante l’inizio dei lavori di dragaggio, 166 lavoratori dipendenti e 51 imprese della pesca sono in gravi condizioni economiche e a rischio fallimento. A denunciare la situazione sono stati gli stessi operatori, che si sono incontrati davanti alla sede dell’Associazione Armatori Pescara, annunciando, tra l’altro, una nuova manifestazione nei prossimi giorni.

«Nel 2012 - ha spiegato Mimmo Grosso in rappresentanza della marineria - sono stati erogati ai dipendenti solo 2.000 euro in sette mesi, mentre siamo ancora in attesa delle altre mensilità dell’anno. Alle imprese, invece, sono andati solo pochi soldi, utilizzati per l’erario e per riparare le barche. Come si fa a vivere con poco più di 250 euro al mese?», si è chiesto. «Dal primo gennaio - ha aggiunto - i lavoratori sono senza soldi, in attesa di poter riprendere a lavorare. Anche i tre milioni di euro previsti con il decreto Sviluppo non arriveranno prima di giugno o luglio. Lanciamo un appello al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e alle istituzioni, affinchè si accelerino i tempi per la copertura della cassa integrazione del 2013. Il mancato dragaggio - ha concluso Grosso - non è colpa dei pescatori».

Per quanto riguarda il futuro, armatori e marineria sono impegnati in diverse iniziative, quali il trasferimento del mercato ittico al Centro agroalimentare di Villanova di Cepagatti e il ripristino del cantiere navale. Tra i programmi vi è anche l’intenzione di creare la lista civica ’Imbarcati con noi’ per le prossime elezioni comunali e di denunciare i 166 scarichi lungo il fiume che hanno portato all’attuale situazione dei fondali.

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