Povertà e marginalità sociale: Pescara rafforza i servizi per le categorie più fragili
Parte il Piano Freddo del Comune per ospitare i senza fissa dimora, ecco tutti i dettagli
PESCARA. «Noi cerchiamo di dare una risposta a tutti: conosciamo le persone che sono per strada, una ad una». Ha esordito così il sindaco Carlo Masci annunciando il rinnovo del “Piano Freddo” e le somme destinate ad alcuni interventi sul sociale, per le categorie più fragili. «Sappiamo anche dove sono queste persone, come si muovono, di cosa hanno bisogno», ha aggiunto il primo cittadino nell’illustrare il monitoraggio capillare del Settore delle Politiche per il Cittadino del Comune. Il tutto, nell’ottica di un'azione sinergica con il Terzo settore per arginare la povertà e la marginalità sociale.
E, proprio per far fronte alle necessità dei senza fissa dimora, dal 20 dicembre prossimo, per 88 giorni, 40 persone sprovviste di un’abitazione potranno trovare accoglienza nelle stanze dell’Hotel Holiday, un albergo situato sul Lungomare Cristoforo Colombo, con un costo totale di 91.261 euro. Lo prevede una delibera della Giunta comunale del 14 novembre scorso, proprio per far fronte ai rigori dell’inverno sempre più alle porte, in una città che conta 44 persone senza una casa, di cui 80% uomini e 20% donne.
«A Pescara una risposta c’è sempre – ha rimarcato il sindaco Masci nel suo intervento – anche in condizioni difficili. E questa risposta aumenta ogni volta. Nel settore, investiamo quasi 20 milioni di euro». Una solidarietà resa ancora più sensibile, in un periodo di festa. «A Natale il Comune – ha concluso Masci – non lascerà indietro nessuno». Con il Piano povertà è stato anche rinnovato il servizio di Unità strada per tre uscite a settimana e reperibilità notturna, sempre di On the Road.
L’assessore comunale con delega alle Politiche Sociali, Adelchi Sulpizio, si è soffermato sul progetto relativo alle case confiscate alla criminalità, assegnate poi ai senza fissa dimora. «Noi abbiamo ospitato oltre 25 persone – ha fatto notare – che si aggiungono alle 19 iniziali, e di queste ben 16 hanno terminato il percorso di accoglienza e ben 8 hanno trovato anche un posto di lavoro. Si tratta di un dato emblematico». Sulpizio ha rimarcato che il Comune «ha diverse modalità di azione. Una è quella dell’intervento rapido, immediato, come il Piano Freddo, la mensa e le docce, dunque per fronteggiare l’emergenza; un’altra è quella a più lungo termine, e penso al piano Abitare i Luoghi, per garantire una casa a chi non ce l'ha».
Nell’ambito del soccorso al disagio sociale, inoltre, il Comune adotta una strategia che si adegua alle personali esigenze di ciascuno. «Se una persona non vuole essere aiutata – ha sottolineato Sulpizio – per via di una particolare problematica, noi interveniamo rispondendo alle sue esigenze specifiche». Sulpizio ha anche fatto sapere che a breve sarà attuato un progetto, per circa 120 mila euro di investimenti, intitolato Abitare sociale. Le risorse che il Comune «ha messo in campo, ammontano a 335.000 euro», ha concluso Sulpizio.
Nel mettere in evidenza, inoltre, la personalizzazione del Comune nei confronti dei senza tetto, il dirigente del Settore Politiche per il Cittadino, Marco Molisani, ha ribadito che «noi conosciamo tutti i nomi dei senza fissa dimora», per seguirli uno ad uno.
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