Premio Borsellino, il prete coraggio abbraccia i ragazzi 

Torna per il 32° anno la rassegna dedicata alla legalità Oggi l’incontro con don Aniello Manganiello di Scampia

PESCARA. Tony Gentile, fotoreporter: l’immagine che ritrae Paolo Borsellino e Giovanni Falcone che parlano in confidenza la scattò lui. Il giornalista Tg1 Giacinto Pinto: ha raccontato molti dei più importanti casi di cronaca italiani, fino alla cattura di Matteo Messina Denaro. Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista Cutolo, il 24enne musicista, detto Giogiò ucciso a Napoli, senza un apparente motivo. La giornalista Francesca Fagnani, autrice del libro “Mala. Roma Capitale”. Sono alcuni dei nomi, esempi nella lotta alla legalità, che quest’anno verranno insigniti del Premio Borsellino. Giunto alla sua 32ª edizione, il premio nazionale, dall’anno scorso riconosciuto ufficialmente come premio regionale, organizzato dall’associazione Società civile Ente del Terzo settore, presieduta da Leo Nodari, inizierà da oggi. Fino al 25 ottobre, l’iniziativa toccherà Pescara, Montesilvano, Teramo e provincia e L’Aquila con una serie di eventi che coinvolgeranno le scuole, dalla primaria fino ai ragazzi dell’università a testimonianza della «sua verticalità, per far riflettere con linguaggi diversi, dal teatro, alla musica, dall’arte allo spettacolo, i giovani», ha sottolineato il referente nazionale del premio Graziano Fabrizi.
Testimonial del premio, presentato ieri a Pescara, dal presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, dal sindaco Carlo Masci, dal questore Carlo Solimene, don Antonio Coluccia, prete di strada. «Questa città non può dimenticare ciò che è accaduto qualche tempo fa», ha detto ricordando il caso di Christopher Thomas Luciani, 16enne ucciso a coltellate da due coetanei. «Quella morte ci deve esortare a prendere un impegno. Dobbiamo far capire ai ragazzi che droga e mafia sono un binomio terribile, dove democrazia e libertà finiscono. La vita è un grande dono, è stupefacente e non ci si deve mai assoggettare a strade facili».
«Don Antonio Coluccia è un grande esempio nella lotta contro la mafia e la sua presenza ci stimola a non aver paura nel contrastare il malaffare», ha evidenziato Masci. «Per il consiglio regionale è un privilegio aver potuto istituzionalizzare con una legge ad hoc un Premio che ogni anno trasmette la memoria di personaggi che non possono essere dimenticati», ha aggiunto Sospiri.
I primi eventi inizieranno oggi in Comune a Pescara, con l’incontro “In-dipendenti uniti contro la droga", con don Aniello Manganiello, parroco di Scampia e poi, nel pomeriggio alle 17, sempre in Comune con la presentazione del libro “L’Unione Europea e il mondo multipolare” di Nicola Mattoscio. Si prosegue domani a Montesilvano con l’inaugurazione dell’installazione artistica di Graziano Fabrizi, già svelata lo scorso anno, ma poi vandalizzata. E si va avanti con incontri con gli studenti, concerti, presentazioni di libri fino ad arrivare al 25 ottobre all’Aquila, dove verranno premiati, oltre ai nomi già citati anche Vittorio Pisani, capo della polizia, Ludovico Vaccaro, procuratore capo di Foggia, Marcello Viola, procuratore a Milano, Alessandra Accardo, poliziotta e testimonial della campagna contro la violenza sulle donne, Enrico Fontana, giornalista, responsabile dell’osservatorio nazionale Ambiente e Legalità, Toni Mirra, caporedattore e inviato speciale di Avvenire, Rurabilandia, fattoria didattica e sociale per bimbi e ragazzi con disabilità, Rulli Frulli, una banda di inclusione. Infine premi a Nicola Catanese, caposcorta di Paolo Borsellino, e Dario Flavo, agente di scorta di Giovanni Falcone.