Preso l'assassino di Pescara l'ex camorrista era armato
E' stato arrestato a Spoltore, un centro confinante con Pescara, Michelangelo D'Agostino, l'ex camorrista cutoliano che domenica ha ucciso il balneatore Mario Pagliari. Era ancora armato con la pistola dell'omicidio, con il colpo in canna, pronto a sparare. I carabinieri, al comando del colonnello Giovanni Esposito Alaia, lo hanno sorpreso e bloccato. D'Agostino, camorrista ex cutoliano, ha alle spalle ben 15 omicidi.
E' stato arrestato dai carabinieri Michelangelo D'Agostino, l'ex camorrista cutoliano, 53 anni, che domenica ha ucciso con due colpi di pistola l'imprenditore balneare di Pescara Mario Pagliaro, 64 anni. Il fatto di sangue era avvenuto intorno alle 17.30 all'interno del parco Villa De Riseis, gestito dalla cooperativa sociale "la Cometa" che si occupa di persone in difficolta'.
Il presunto omicida aveva lavorato per quella cooperativa per diverso tempo. Un diverbio di lavoro tra l'imprenditore, socio della cooperativa, e l'ex camorrista, sarebbe stato alla base dell'omicidio: prima un colpo all'addome e poi uno in testa a mo' di esecuzione. D'Agostino aveva poi fatto perdere le sue tracce mobilitando polizia e carabinieri. Il presunto killer, che ora si trova in caserma, è stato catturato tra Pescara e Spoltore, nei pressi del ponte Capacchietti.
Era ancora armato, pronto a sparare con l'arma del delitto con il colpo in canna, ma quando i militari gli si sono parati davanti con i mitra spianati non ha opposto resistenza. L'operazione è stata condotta dai carabinieri del comando provinciale di Pescara guidati dal colonnello Giovanni Esposito Alaia.
Il presunto omicida aveva lavorato per quella cooperativa per diverso tempo. Un diverbio di lavoro tra l'imprenditore, socio della cooperativa, e l'ex camorrista, sarebbe stato alla base dell'omicidio: prima un colpo all'addome e poi uno in testa a mo' di esecuzione. D'Agostino aveva poi fatto perdere le sue tracce mobilitando polizia e carabinieri. Il presunto killer, che ora si trova in caserma, è stato catturato tra Pescara e Spoltore, nei pressi del ponte Capacchietti.
Era ancora armato, pronto a sparare con l'arma del delitto con il colpo in canna, ma quando i militari gli si sono parati davanti con i mitra spianati non ha opposto resistenza. L'operazione è stata condotta dai carabinieri del comando provinciale di Pescara guidati dal colonnello Giovanni Esposito Alaia.