Primarie, il Pd sceglie le sue 21 donne
Le candidate in pari numero rispetto agli uomini: ecco le prime papabili, in attesa delle regole che la Direzione fissa lunedì
PESCARA. Grande fermento nel Partito Democratico abruzzese per la scelta dei candidati alle prossime elezioni politiche. In attesa di regole certe e precise per le primarie, che dovrebbero svolgersi il 29 e 30 dicembre, si susseguono i “rumors” sui papabili da inserire nelle liste, mentre fanno la comparsa diverse facce nuove, soprattutto donne.
I candidati, come ha detto il segretario regionale del partito, Silvio Paolucci, dovranno essere «suddivisi equamente fra donne e uomini, espressione delle singole realtà provinciali e dell'esigenza di rinnovamento». «Non saranno nominati né scelti da consultazioni fittizie», ha evidenziato il segretario al Centro, «ma dalle decine di migliaia di abruzzesi che hanno partecipato alle primarie».
Le regole per le primarie verranno stabilite lunedì in direzione regionale. Intanto è già stata convocata per venerdì 21 la direzione regionale, con i democratici abruzzesi che si stanno mobilitando per la nuova competizione. Nel frattempo si susseguono le voci su coloro che possono occupare le 21 poltrone dell'Abruzzo a Roma: 14 alla Camera dei Deputati e 17 al Senato. Per Palazzo Madama uno dei papabili è il senatore uscente Giovanni Legnini (Chieti) relatore di importanti progetti di legge, tra cui il ddl stabilità. Legnini, insieme al capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Camillo D'Alessandro, è in lizza anche per le primarie a presidente della Regione. Proprio per questo, il capogruppo, anche lui espressione dell'area Chieti, può candidarsi per un posto alla Camera, ma soltanto a Roma. C'è poi il deputato pescarese Vittoria D'Incecco, che può decidere di puntare alla seconda legislatura. Montecitorio non dispiacerebbe a Stefania Pezzopane, assessore comunale ed ex presidente della Provincia dell'Aquila. Sempre alla Camera possono candidarsi Giuseppe Di Pangrazio (Marsica) e Marco Alessandrini (Pescara). Circola anche il nome del sindaco di Vasto Luciano La Penna, che, però, deve fare i conti con le dichiarazioni di Paolucci, contrario alle candidature dei sindaci di città con più di 15mila abitanti.
Altro nome che circola da tempo per il Senato è quello di Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione Pescara Abruzzo. Da Roma può tuttavia essere imposta la candidatura del ministro Fabrizio Barca, non si sa se alla Camera o al Senato.
Tanti i giovani e le donne in casa Pd. Ci sono, tra gli altri, la bersaniana Claudia Tatone, segretaria del circolo di Cappelle, Valeria Scotucci, segretaria dei Giovani democratici di Penne, Manola Di Pasquale, presidente dell'assemblea regionale pd e consigliere comunale a Teramo, Stefania Ferri, presidente assemblea provinciale pd di Teramo, Federica Mariotti dell'esecutivo dei Giovani democratici, figlia dell'ex deputato. Infine fra i renziani spazio ad Alessandro Marzoli, consigliere comunale nell’affollata area di Chieti.
Lorenzo Dolce
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