Processo Ciclone, una foto e un'intercettazione smontano il racconto di Cantagallo
MONTESILVANO. Una foto scattata il 17 giugno 2006 e un'intercettazione telefonica dello stesso giorno, ore 12,17, smontano il racconto dell'ex sindaco di Montesilvano Enzo Cantagallo, un monologo durato 43 minuti nell'ultima udienza del processo Ciclone, un concentrato di accuse all'ex capo della squadra mobile Nicola Zupo.
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Secondo Cantagallo, Zupo ha fatto "pressioni" per far assumere la moglie, Antonella Marsiglia, come comandante dei vigili urbani a Montesilvano e, poi, tra di loro è nata una storia d'amore clandestina. Una relazione extraconiugale di cui, secondo procura e investigatori, non c'è traccia né riscontro in mesi e mesi di indagine.
"Quel 17 giugno", così ha raccontato l'ex sindaco nell'aula 1 del tribunale di Pescara, "ci fu l'inaugurazione della guardia medica e, tra le autorità presenti, in tanti mi fecero notare l'assenza di Marsiglia: io diedi risposte di circostanza ma conoscevo bene il motivo della sua assenza e cioè, il 12 giugno, lei compie gli anni e io ero dovuto partire per Barcellona per una riunione con gli architetti dello studio Miralles-Tagliabue. Dopo la cerimonia, le telefonai e le dissi che non doveva confondere il rapporto personale con quello professionale".
Dopo la deposizione fiume di Cantagallo, la squadra mobile e la procura hanno avviato accertamenti sulla testimonianza e hanno scoperto due particolari che smontano la lunga dichiarazione di Cantagallo: l'ex sindaco Pd ha sostenuto che la moglie di Zupo non si presentò all'inaugurazione della guardia medica in via Inghilterra perché era arrabbiata con lui ma, adesso, spunta una foto inedita che smentisce Cantagallo. L'immagine, scattata dal fotografo Valerio Simeone, all'epoca nello staff dell'ufficio stampa di Cantagallo, ritrae il taglio del nastro e, tra le autorità, si vede anche Marsiglia accanto a politici e magistrati. Ora la foto è stata acquisita dalla squadra mobile.
In aula Cantagallo ha parlato di un'intercettazione di 5 minuti che però risulta muta: secondo l'ex sindaco, in quella conversazione, ha parlato con Marsiglia proprio dei loro problemi d'amore. Invece, per la squadra mobile, non è affatto così: Cantagallo ha telefonato alla moglie di Zupo, anche un quarto d'ora prima di questa telefonata senza traccia, ore 12,17, per "ringraziarla" di essere stata presente all'inaugurazione. "Prego, prego", la risposta di Marsiglia.
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Secondo Cantagallo, Zupo ha fatto "pressioni" per far assumere la moglie, Antonella Marsiglia, come comandante dei vigili urbani a Montesilvano e, poi, tra di loro è nata una storia d'amore clandestina. Una relazione extraconiugale di cui, secondo procura e investigatori, non c'è traccia né riscontro in mesi e mesi di indagine.
"Quel 17 giugno", così ha raccontato l'ex sindaco nell'aula 1 del tribunale di Pescara, "ci fu l'inaugurazione della guardia medica e, tra le autorità presenti, in tanti mi fecero notare l'assenza di Marsiglia: io diedi risposte di circostanza ma conoscevo bene il motivo della sua assenza e cioè, il 12 giugno, lei compie gli anni e io ero dovuto partire per Barcellona per una riunione con gli architetti dello studio Miralles-Tagliabue. Dopo la cerimonia, le telefonai e le dissi che non doveva confondere il rapporto personale con quello professionale".
Dopo la deposizione fiume di Cantagallo, la squadra mobile e la procura hanno avviato accertamenti sulla testimonianza e hanno scoperto due particolari che smontano la lunga dichiarazione di Cantagallo: l'ex sindaco Pd ha sostenuto che la moglie di Zupo non si presentò all'inaugurazione della guardia medica in via Inghilterra perché era arrabbiata con lui ma, adesso, spunta una foto inedita che smentisce Cantagallo. L'immagine, scattata dal fotografo Valerio Simeone, all'epoca nello staff dell'ufficio stampa di Cantagallo, ritrae il taglio del nastro e, tra le autorità, si vede anche Marsiglia accanto a politici e magistrati. Ora la foto è stata acquisita dalla squadra mobile.
In aula Cantagallo ha parlato di un'intercettazione di 5 minuti che però risulta muta: secondo l'ex sindaco, in quella conversazione, ha parlato con Marsiglia proprio dei loro problemi d'amore. Invece, per la squadra mobile, non è affatto così: Cantagallo ha telefonato alla moglie di Zupo, anche un quarto d'ora prima di questa telefonata senza traccia, ore 12,17, per "ringraziarla" di essere stata presente all'inaugurazione. "Prego, prego", la risposta di Marsiglia.
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