Processo Del Turco, Domenici: “Angelini sapeva in anticipo le decisioni della Regione”
L'ex assessore regionale alla sanità Vito Domenici è il primo imputato a testimoniare al processo sanità che conta 25 imputati tra cui l'ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco
PESCARA. E' stato l'ex assessore regionale alla sanità Vito Domenici il primo imputato a testimoniare al processo sanità che conta 25 imputati tra cui l'ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco. Domenici ha raccontato di "essere stato nominato assessore a fine novembre 2003 su indicazione di Sabatino Aracu e su sollecitazione del presidente Giovanni Pace. La sanità era l'assessorato più difficile e pericoloso e forse Aracu fece quella scelta per farmi bruciare".
L'ex assessore ha ripercorso, poi, la prima cartolarizzazione, il ruolo della Fira e dell'ex presidente Giancarlo Masciarelli. Domenici è accusato di aver preso 500 mila euro dall'ex titolare di Villa Pini Vincenzo Maria Angelini. Sulla circostanza ha detto: "Angelini m'inseguiva perché c'erano sette delibere predisposte ma non ancora andate in giunta in cui accreditavo sette case di cura private dell'aquilano. Angelini mi diceva che avevo tolto 10 milioni di euro alle sue strutture ma io non potevo più agire. Perché avrei dovuto chiedere 500 mila euro? Se fosse vero dovrei essere condannato per stupidità anche perché Angelini aveva fama di corruttore". A queste parole, e' insorto l'avvocato Menna di Angelini reputandole "un insulto". Domenici ha spiegato: "non posso fare nomi, era una sensazione, chiacchiere da bar" aggiungendo anche che "Angelini sapeva in anticipo tutti i provvedimenti della Regione".
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