Processo Del Turco, in aula sfilano le segretaria di Angelini
Il processo sulle presunte tangenti nella sanità che vede imputato l'ex presidente della Regione. Sandra Ciufici, segretaria particolare dell'imprenditore, conferma: "Preparavo buste con dentro mazzette"
PESCARA. È ripreso oggi, con le testimonianze delle segretarie dell'ex patron di Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini, il processo sulle presunte tangenti nella sanità privata abruzzese, che vede tra i principali imputati l'ex presidente della Regione, Ottaviano del Turco.
La prima a prendere la parola è stata Sandra Ciufici, segretaria particolare dell'imprenditore. Come aveva fatto nella scorsa udienza la sua collega, Katia Pace, Ciufici ha raccontato che su incarico di Angelini era solita confezionare mazzette di importi vari - dai 10-15 mila euro -, fino ai 200 mila euro. La donna ha detto di non sapere a chi erano destinate, ma che comunque Angelini, dopo aver preso i pacchetti di soldi, diceva che si recava a Collelongo, a Chieti Scalo o a Pescara.
Il confezionamento delle mazzette sarebbe avvenuto tra il 2004 e il 2007, con maggiore frequenza tra il 2006 e il 2007. La segretaria ha anche riferito di visite a Villa Pini dell'ex capogruppo regionale del Pd, Camillo Cesarone.
"Mentre c'era Cesarone", ha raccontato, "Angelini mi chiamava dal suo ufficio e mi diceva di preparare buste di soldi e di portargliele". La Ciufici ha sottolineato che si trattava di buste contenenti tra i 10 e i 15 mila euro. Ha anche riferito di aver visto una volta a Villa Pini, Cesarone insieme all'ex assessore Antonio Boschetti. "In quella occasione", ha detto, "Angelini mi ha chiesto di preparare due buste di denaro, sempre sui 10-12 mila euro".
Durante il controesame, la difesa degli imputati e in particolare quella di Del Turco, ha fatto notare incongruenze rispetto a quanto dichiarato dalla donna in sede di indagini.
Dopo la Ciufici sono state ascoltate Filomena Festa, Sabrina D'Alessandro e Tommasina Scalzitti. Tutte e tre le dipendenti di Angelini hanno dichiarato di non aver mai confezionato pacchetti di denaro, ma di aver visto comunque diverse volte le due segretarie particolari dell'imprenditore chiudere la porta scorrevole dell'ufficio per non far vedere loro o sentire cosa accadeva. Tutte e tre hanno riferito anche di telefonate a Villa Pini di esponenti politici imputati nel procedimento, tra cui Mazzocca, Quarta, Boschetti, Cesarone, Masciarelli, Conga, e di visite nell'ufficio di Angelini da parte di Cesarone. Festa ha parlato anche di una visita di Masciarelli.
Dopo le dipendenti di Angelini sono state ascoltate le tre titolari della pasticceria Veronese di Chieti Scalo, le quali hanno riferito di alcuni incontri, avvenuti nel corso del 2007, nel loro locale tra Angelini e Quarta, e Angelini e Cesarone.
La prima a prendere la parola è stata Sandra Ciufici, segretaria particolare dell'imprenditore. Come aveva fatto nella scorsa udienza la sua collega, Katia Pace, Ciufici ha raccontato che su incarico di Angelini era solita confezionare mazzette di importi vari - dai 10-15 mila euro -, fino ai 200 mila euro. La donna ha detto di non sapere a chi erano destinate, ma che comunque Angelini, dopo aver preso i pacchetti di soldi, diceva che si recava a Collelongo, a Chieti Scalo o a Pescara.
Il confezionamento delle mazzette sarebbe avvenuto tra il 2004 e il 2007, con maggiore frequenza tra il 2006 e il 2007. La segretaria ha anche riferito di visite a Villa Pini dell'ex capogruppo regionale del Pd, Camillo Cesarone.
"Mentre c'era Cesarone", ha raccontato, "Angelini mi chiamava dal suo ufficio e mi diceva di preparare buste di soldi e di portargliele". La Ciufici ha sottolineato che si trattava di buste contenenti tra i 10 e i 15 mila euro. Ha anche riferito di aver visto una volta a Villa Pini, Cesarone insieme all'ex assessore Antonio Boschetti. "In quella occasione", ha detto, "Angelini mi ha chiesto di preparare due buste di denaro, sempre sui 10-12 mila euro".
Durante il controesame, la difesa degli imputati e in particolare quella di Del Turco, ha fatto notare incongruenze rispetto a quanto dichiarato dalla donna in sede di indagini.
Dopo la Ciufici sono state ascoltate Filomena Festa, Sabrina D'Alessandro e Tommasina Scalzitti. Tutte e tre le dipendenti di Angelini hanno dichiarato di non aver mai confezionato pacchetti di denaro, ma di aver visto comunque diverse volte le due segretarie particolari dell'imprenditore chiudere la porta scorrevole dell'ufficio per non far vedere loro o sentire cosa accadeva. Tutte e tre hanno riferito anche di telefonate a Villa Pini di esponenti politici imputati nel procedimento, tra cui Mazzocca, Quarta, Boschetti, Cesarone, Masciarelli, Conga, e di visite nell'ufficio di Angelini da parte di Cesarone. Festa ha parlato anche di una visita di Masciarelli.
Dopo le dipendenti di Angelini sono state ascoltate le tre titolari della pasticceria Veronese di Chieti Scalo, le quali hanno riferito di alcuni incontri, avvenuti nel corso del 2007, nel loro locale tra Angelini e Quarta, e Angelini e Cesarone.
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