Processo sanità, prima condanna: Cerigioni patteggia 22 mesi
Condannato per riciclaggio, la pena è stata sospesa. Rinviata al 28 febbraio la discussione dei riti abbreviati per Pace e Trozzi, quest'ultimo ha chiesto che il procedimento sia riunificato con quello dello scandalo Fira
PESCARA. Prima condanna al processo sullo scandalo della sanità che vede coinvolto l'ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco. Giordano Cerigioni, all'epoca dei fatti legale rappresentante della società Syn, proprietaria dei team motociclistici Abruzzo racing team e Team Italia mega bike, ha patteggiato questa mattina, davanti al gup Angelo Zaccagnini, un anno e 10 mesi di reclusione per riciclaggio. La pena è stata sospesa.
E' stata invece rinviata al 28 febbraio la discussione sui riti abbreviati chiesti dall'ex governatore della giunta regionale di centrodestra Giovanni Pace, dall'ex vice presidente della Fira Vincenzo Trozzi e dall'avvocato Pietro Anello. L'avvocato Massimo Cirulli, che assiste sia Pace sia Trozzi, ha chiesto per quest'ultimo la riunificazione del processo della sanità a quello della Fira. Il gup ha disposto la trasmissione degli atti al presidente del tribunale Cassano, che dovrà decidere. Trozzi è imputato in ambedue i procedimenti, mentre Pace solo nel filone sanità.
L'ex presidente della Regione, presente in aula al pari di Trozzi, voleva essere comunque processato stamane, ma Zaccagnini ha optato per il rinvio dell'udienza al 28 febbraio.
E' stata invece rinviata al 28 febbraio la discussione sui riti abbreviati chiesti dall'ex governatore della giunta regionale di centrodestra Giovanni Pace, dall'ex vice presidente della Fira Vincenzo Trozzi e dall'avvocato Pietro Anello. L'avvocato Massimo Cirulli, che assiste sia Pace sia Trozzi, ha chiesto per quest'ultimo la riunificazione del processo della sanità a quello della Fira. Il gup ha disposto la trasmissione degli atti al presidente del tribunale Cassano, che dovrà decidere. Trozzi è imputato in ambedue i procedimenti, mentre Pace solo nel filone sanità.
L'ex presidente della Regione, presente in aula al pari di Trozzi, voleva essere comunque processato stamane, ma Zaccagnini ha optato per il rinvio dell'udienza al 28 febbraio.
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