PESCARA
Professoressa festeggia 106 anni: "Leggo i giornali e vedo i quiz in tv"
Renata De Carlo Rasetti supertifosa biancazzurra: ha insegnato latino, italiano e storia
PESCARA. È rimasta orfana di madre, morta di Spagnola, quando era neonata. È sopravvissuta alla morte del marito, di una figlia e di un genero che la coccolava come una mamma, ma non ha mai perso il gusto della vita e la passione per la letteratura e la conoscenza.
Nel fine settimana Renata De Carlo Rasetti, professoressa di latino, italiano e storia (al Manthonè l’ultimo incarico prima della pensione), ha festeggiato 106 anni insieme ai nipoti e coloro che le vogliono bene.
Nata nel Chietino il 18 maggio 1918, si è laureata in Lettere e ha iniziato a insegnare nelle scuole del territorio dove ha formato generazioni di giovani. La sua giornata è scandita dalla lettura dei giornali, tra cui il Centro, aiutata da un paio di lenti e tanta curiosità; dalla visione dei quiz televisivi e da una incrollabile fede calcistica per il Pescara.
Lo scorso anno la società le ha fatto recapitare una maglietta con su scritto “Nonna Renata 105” che lei ha indossato insieme alle immancabili cuffiette per guardare i canali tv.Rimasta vedova di Rolando Rasetti, poco dopo il matrimonio, da cui ha avuto la figlia Luciana (deceduta nel 2011 a 53 anni), oggi è nonna di Stefano con la moglie Cristina, Laura con Manuel e dei bisnipoti Ilaria, Luca, Bianca ed Emma.
«Ha vissuto la guerra e una vita di immense sofferenze», racconta il nipote Stefano De Lellis, figlio di Carlo De Lellis, preside della Silone di Montesilvano scomparso il 20 dicembre 2023 a 82 anni, con il quale nonna Renata viveva nell'abitazione di via Montanara. «Col mio papà si facevano compagnia, lui la coccolava con i suoi amari preferiti, le creme di caffè e i dolci di cui nonna è molto golosa».
Nel giorno del compleanno, sabato scorso, il nipote Stefano, finanziere, ha tappezzato i lampioni di via Montanara di manifesti rosa con su scritto “buon compleanno nonna Renata”.
«Da quando aveva 90 anni», rivela il nipote, «scriviamo sulla torta “più uno", ci aiuta a pensare che le allunghi la vita. Una vita fortunata ma sofferta quella di nonna, sopravvissuta alla figlia e al marito e alla madre che non ha mai conosciuto. Un tempo, quando non aveva problemi di salute, leggeva tanto e lavorava all’uncinetto, faceva le parole crociate. Ha fatto tutti i vaccini Covid e tiene sempre il cervello in allenamento. Guarda i quiz in tv e si infervora con i partecipanti che sbagliano le risposte. Ha una tempra fortissima ed è circondata dall'amore dei suoi nipoti che hanno sempre un pensiero per lei».