Pronti 50 milioni per disinquinare Bussi
Emendamento bipartisan in Senato sul decreto Milleproroghe. Primi lavori a giugno
PESCARA. Uno stanziamento di cinquanta milioni di euro disponibili in tre anni, da giugno 2011 al 2013, per avviare i lavori di bonifica e reindustrializzazione del sito di Bussi sul Tirino devastato dall'inquinamento chimico. E' il risultato raggiunto nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali del Senato grazie all'emendamento «Abruzzo» approvato all'unanimità nel corso della discussione sul decreto Milleproroghe.
Primo firmatario il presidente emerito del Senato, Franco Marini, ma il risultato ottenuto è frutto di un impegno comune garantito da tutti i senatori abruzzesi, di maggioranza e opposizione. Si tratta di un importante esito politico, che punta alla ripresa economica e occupazionale di Bussi e di un vasto comprensorio della Val Pescara con dodici Comuni coinvolti, da Popoli a Chieti.
I cinquanta milioni serviranno a coprire soltanto i lavori di avvio della bonifica. I fondi saranno suddivisi in tre lotti: i primi 15 milioni quest'anno, altri 20 nel 2012 e i restanti 15 nel 2013. Queste prime risorse consentiranno di intervenire sulle aree industriali dismesse e da bonificare, permettendo insediamenti industriali che faranno ripartire il polo produttivo di Bussi e tutta l'economia della vallata.
Il governo ha invece rinviato a future disponibilità economiche la parte dell'emendamento che riguarda i benefici previdenziali per i lavoratori del polo di Bussi esposti al rischio chimico da cloro, nitro e ammine, con l'eventuale estensione della legge numero 350 del 2003 già adottata a favore dei lavoratori dello stabilimento ex Acna di Cengio.
L'accordo bipartisan sull'emendamento scaturisce da un ordine del giorno firmato dai senatori del Partito democratico Marini, Giovanni Legnini, Luigi Lusi e Claudio Micheloni, ma che nel dibattito in sede di commissione ha visto anche le adesioni dei senatori abruzzesi del Pdl - Filippo Piccone, Fabrizio Di Stefano, Andrea Pastore - e dell'Idv, Alfonso Mascitelli.
«Un riconoscimento particolare da parte dell'amministrazione comunale e della collettività locale» commenta il sindaco di Bussi, Marcello Chella, «va al senatore Legnini, da sempre vicino ai nostri problemi reali, ovviamente insieme a Marini, Lusi e Micheloni. Va comunque rivolto un ringraziamento sincero, per l'impegno e la solidarietà dimostrata, a tutti i parlamentari abruzzesi che hanno sostenuto questa iniziativa con estrema sensibilità. E' una notizia importante per tutto un comprensorio», prosegue Chella, «che potrà finalmente affrontare con maggiori certezze le problematiche sulla bonifica del sito industriale inquinato di Bussi e la reindustrializzazione. Un processo indispensabile per poter sperare nel rilancio economico e sociale della nostra zona all'interno del cratere sismico».
Grazie al lavoro dei senatori abruzzesi, si ottiene così una prima garanzia sulla possibilità di disinquinare una vasta area della Val Pescara e i primi effetti si dovrebbero vedere già dai prossimi mesi.
«Sono soddisfatta per la decisione di avviare entro il 30 giugno i lavori di bonifica» commenta la consigliera regionale del Pd, Marinella Sclocco, da mesi molto impegnata sulle vicende di Bussi sul Tirino, soprattutto sul fronte dei benefici ai lavoratori del polo chimico. «Si tratta di un fondamentale impegno per la difesa di un territorio che ha conosciuto fasi di importante sviluppo industriale», prosegue Sclocco, «ma che ha anche potenzialità rilevanti in ambito agricolo e storico turistico. La mia richiesta, rivolta in particolare a Marini e Legnini, riguardava l'applicazione ai fini previdenziali delle disposizioni contenute nella legge 350, già applicata per i lavoratori dell'Acna di Cengio (Savona). Su questo aspetto, il governo non ha trovato la copertura finanziaria», riassune Sclocco, «ma i nostri senatori si sono impegnati a riproporre la questione alla prima data utile. Voglio sottolineare che questo risultato importante si è potuto ottenere, in un momento difficile, dalla richiesta bipartisan che ha visto accomunati tutti i senatori abruzzesi. Intesa che spero si riproponga anche per i lavoratori».
Gratitudine al presidente Marini e al senatore Legnini è stata espressa dal presidente provinciale del Pd, Pino De Dominicis. «La bontà del provvedimento», osserva De Dominicis, «è data dalla votazione di tutti i parlamentari ai quali va il nostro più sincero ringraziamento. Il risultato è frutto di un costante lavoro che ha visto il Pd impegnato a sollecitare, sostenere e circostanziare la proposta».
Primo firmatario il presidente emerito del Senato, Franco Marini, ma il risultato ottenuto è frutto di un impegno comune garantito da tutti i senatori abruzzesi, di maggioranza e opposizione. Si tratta di un importante esito politico, che punta alla ripresa economica e occupazionale di Bussi e di un vasto comprensorio della Val Pescara con dodici Comuni coinvolti, da Popoli a Chieti.
I cinquanta milioni serviranno a coprire soltanto i lavori di avvio della bonifica. I fondi saranno suddivisi in tre lotti: i primi 15 milioni quest'anno, altri 20 nel 2012 e i restanti 15 nel 2013. Queste prime risorse consentiranno di intervenire sulle aree industriali dismesse e da bonificare, permettendo insediamenti industriali che faranno ripartire il polo produttivo di Bussi e tutta l'economia della vallata.
Il governo ha invece rinviato a future disponibilità economiche la parte dell'emendamento che riguarda i benefici previdenziali per i lavoratori del polo di Bussi esposti al rischio chimico da cloro, nitro e ammine, con l'eventuale estensione della legge numero 350 del 2003 già adottata a favore dei lavoratori dello stabilimento ex Acna di Cengio.
L'accordo bipartisan sull'emendamento scaturisce da un ordine del giorno firmato dai senatori del Partito democratico Marini, Giovanni Legnini, Luigi Lusi e Claudio Micheloni, ma che nel dibattito in sede di commissione ha visto anche le adesioni dei senatori abruzzesi del Pdl - Filippo Piccone, Fabrizio Di Stefano, Andrea Pastore - e dell'Idv, Alfonso Mascitelli.
«Un riconoscimento particolare da parte dell'amministrazione comunale e della collettività locale» commenta il sindaco di Bussi, Marcello Chella, «va al senatore Legnini, da sempre vicino ai nostri problemi reali, ovviamente insieme a Marini, Lusi e Micheloni. Va comunque rivolto un ringraziamento sincero, per l'impegno e la solidarietà dimostrata, a tutti i parlamentari abruzzesi che hanno sostenuto questa iniziativa con estrema sensibilità. E' una notizia importante per tutto un comprensorio», prosegue Chella, «che potrà finalmente affrontare con maggiori certezze le problematiche sulla bonifica del sito industriale inquinato di Bussi e la reindustrializzazione. Un processo indispensabile per poter sperare nel rilancio economico e sociale della nostra zona all'interno del cratere sismico».
Grazie al lavoro dei senatori abruzzesi, si ottiene così una prima garanzia sulla possibilità di disinquinare una vasta area della Val Pescara e i primi effetti si dovrebbero vedere già dai prossimi mesi.
«Sono soddisfatta per la decisione di avviare entro il 30 giugno i lavori di bonifica» commenta la consigliera regionale del Pd, Marinella Sclocco, da mesi molto impegnata sulle vicende di Bussi sul Tirino, soprattutto sul fronte dei benefici ai lavoratori del polo chimico. «Si tratta di un fondamentale impegno per la difesa di un territorio che ha conosciuto fasi di importante sviluppo industriale», prosegue Sclocco, «ma che ha anche potenzialità rilevanti in ambito agricolo e storico turistico. La mia richiesta, rivolta in particolare a Marini e Legnini, riguardava l'applicazione ai fini previdenziali delle disposizioni contenute nella legge 350, già applicata per i lavoratori dell'Acna di Cengio (Savona). Su questo aspetto, il governo non ha trovato la copertura finanziaria», riassune Sclocco, «ma i nostri senatori si sono impegnati a riproporre la questione alla prima data utile. Voglio sottolineare che questo risultato importante si è potuto ottenere, in un momento difficile, dalla richiesta bipartisan che ha visto accomunati tutti i senatori abruzzesi. Intesa che spero si riproponga anche per i lavoratori».
Gratitudine al presidente Marini e al senatore Legnini è stata espressa dal presidente provinciale del Pd, Pino De Dominicis. «La bontà del provvedimento», osserva De Dominicis, «è data dalla votazione di tutti i parlamentari ai quali va il nostro più sincero ringraziamento. Il risultato è frutto di un costante lavoro che ha visto il Pd impegnato a sollecitare, sostenere e circostanziare la proposta».
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