Pronto il nome per la nuova città Sospiri: la chiameremo Pescara 

Il presidente del consiglio regionale presenta 7 emendamenti alla legge sulla fusione dei 3 Comuni Si punta a salvaguardare i posti di lavoro nelle società dei servizi e a fare lo statuto entro novembre

PESCARA. La Nuova Pescara si dovrà chiamare Pescara, lo statuto dovrà essere pronto entro novembre 2023 e nel percorso di fusione dovranno essere salvaguardati i posti di lavoro delle attuali società partecipate dei tre Comuni. Sono queste in sintesi le modifiche che integreranno il progetto di legge relativo alla Nuova Pescara che andrà in votazione in consiglio regionale intorno al prossimo 21 febbraio. Ieri sono stati presentati alcuni emendamenti alla legge, il cui primo firmatario è il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, che punta a slittare al 2027 la data di istituzione della nuova città. È proprio lui ad annunciare il contenuto delle sette proposte di modifica «che, superato l’esame e il voto delle commissioni, porteremo in aula nelle prossime settimane», dice «e che da un lato anticipano i tempi di elaborazione e consegna della bozza del nuovo statuto provvisorio a novembre 2023, rendendo ancora più certa e inderogabile l’attuazione della norma stessa, dall’altra introducono la clausola sociale inerente la salvaguardia dei posti di lavoro nelle attuali società partecipate dei tre Comuni, assicurando il riassorbimento del personale. Infine gli ultimi due emendamenti vanno a sacramentare il nome della futura nuova città che sarà semplicemente Pescara».
Gli emendamenti sono il risultato delle audizioni che si sono svolte nelle scorse settimane nella commissione regionale Affari generali e che hanno visto la partecipazione di associazioni di categoria, imprenditoriali e di tutti i soggetti coinvolti nel processo di fusione. Con il primo e il terzo emendamento viene anticipata la consegna della bozza di statuto del nuovo Comune a ottobre 2023 all’assemblea costitutiva e a novembre ai tre Comuni, mentre nella proposta iniziale era fissata al 31 gennaio 2024. Con il secondo emendamento viene introdotta una clausola di salvaguardia per il personale delle società in house o partecipate dei tre Comuni. «In sostanza», ha evidenziato Sospiri «abbiamo ribadito una norma già prevista nella legge nazionale, necessaria per far sì che il patrimonio di professionalità maturato da coloro che per anni hanno lavorato nelle società partecipate dei tre Comuni nella gestione di servizi fondamentali non vada disperso con la fusione, ma piuttosto venga riassorbito e confluisca all’interno di quelle singole nuove società che andranno a gestire gli stessi servizi riaccorpati».
Gli emendamenti 6 e 7 riguardano il nome della nuova città che dovrà essere «semplicemente Pescara», dice Sospiri «che nulla toglie al rispetto che comunque verrà garantito a tutti i territori protagonisti della fusione». L’emendamento 4 punta a chiarire la nomina di un commissario ad acta, da parte della Regione, in caso di mancato adempimento relativo allo statuto provvisorio «il cui incarico decadrà alla data di insediamento del commissario governativo che comunque dovrà traghettare i tre Comuni sino alla data delle elezioni». «Questo significa», illustra il presidente «che se a settembre 2023 l’esito dei controlli effettuato dalla Regione sulla relazione rimessa dai tre Comuni sarà negativo, la Regione nominerà un commissario che fino al 31 dicembre 2023 dovrà fare le azioni non compiute dai tre Comuni, e il suo incarico decadrà il primo gennaio 2024 alla nomina del commissario governativo da parte del prefetto. Se invece i lavori seguiranno il loro iter, come stabilito dalla legge, comunque i tre consigli comunali si scioglieranno il primo gennaio 2027 con la nomina da parte del prefetto di un commissario governativo che accompagnerà le tre città sino alle elezioni di maggio-giugno 2027». Infine con l’emendamento 5, si vieta ai tre Comuni di stipulare contratti con scadenza successiva a quella di istituzione del nuovo Comune per quei servizi destinati a essere associati come, ad esempio, i servizi sociali, i rifiuti, la gestione dei parcheggi a pagamento.