l’altro fronte
«Psicologo ignorante» Direttore Csm va a processo
PESCARA. Odio e veleni al Centro di salute mentale: dopo le botte tra dottoressa e infermiera – la dottoressa citata a giudizio ha parlato di «rapporto umano compromesso» – e le indagini sul giallo...
PESCARA. Odio e veleni al Centro di salute mentale: dopo le botte tra dottoressa e infermiera – la dottoressa citata a giudizio ha parlato di «rapporto umano compromesso» – e le indagini sul giallo delle cartelle cliniche, arriva un’altra coda giudiziaria tra medici. Il direttore del Csm, Giuseppe Petaccia, dovrà comparire davanti al giudice di pace il 20 marzo 2013 per rispondere di diffamazione verso uno psicologo. Secondo gli atti dell’indagine, Petaccia avrebbe dato dell’«ignorante», in una lettera inviata a più persone, allo psicologo Giorgio Misticoni del distretto sanitario di Pescara nord e assistito dal legale Alfredo Di Pietro.
Il procuratore Nicola Trifuoggi, prima di andare in pensione, aveva chiesto l’archiviazione per Petaccia «perché la lettera incriminata, pur fortemente critica, non appare ingiuriosa né diffamatoria». Invece, il giudice di pace Raffaele Ferraro si è schierato per la formulazione dell’imputazione: si andrà in aula tra 5 mesi.
Tutto ruota intorno al caso di un paziente costretto a fermare un trattamento perché il contratto di lavoro della psicologa che lo seguiva era scaduto: Misticoni aveva chiesto di continuare a seguire il paziente per la sua «pericolosità sociale». Poi, lo scontro con Petaccia, difeso dall’avvocato Marco Femminella: nella lettera contestata Petaccia, così dice il giudice Ferraro, «ha espresso giudizio del tutto negativo sulla conoscenza della materia da parte di Misticoni. L’attribuzione di scarsa conoscenza è un giudizio che, non essendo oggettivamente riferibile al caso del paziente, equivale alla più generica attribuzione di ignoranza e si presenta come espressione inutilmente umiliante e sicuramente offensiva».
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