PESCARA
Quando il postino non suona o suona al cognome sbagliato
Non sono più così isolati i casi di cittadini alle prese con posta mai consegnata o lasciata nella cassetta di vicini senza, però, alcuna parentela di cognomi
PESCARA- Contano di parlarne anche col sindaco Masci non avendo, ad oggi, ottenuto molto nelle rimostranze fatte al postino di zona, intravisto al portone, piuttosto che al più vicino ufficio postale. A Pescara crescono le segnalazioni di disservizi relativi alla consegna della posta: lasciata ai cancelli d'ingresso di taluni condomini dei colli piuttosto che infilata per comodità nella cassetta dello sfortunato la cui unica "colpa" è quella di esser a casa e rispondere al citofono quando il postino suona. Sono mesi, ormai, che in città c'è chi non si vede più recapitare in tempo bollette o multe piuttosto che la semplice posta di famiglia: ci viene segnalato specie in alcune zone dei colli ( Innamorati e Scorrano in particolare).
E se in taluni casi il disservizio ha generato segnalazioni di morosità per bollette scadute e non pagate o raccomandate, per definizione urgenti, non lette in tempo, il disagio non è meno impattante quando la posta resta "parcheggiata" nella cassetta di un vicino. In questi termini ce la segnalano ormai da settimane: chi si è recato personalmente nel più vicino ufficio postale per chiedere lumi, rassicurazioni e spiegare il disagio a quanto pare non ha risolto nulla, o quasi. In molti si sono sentiti spiegare che è tutta colpa della privatizzazione scomodando argomentazioni sindacali e contrattuali. Altri vorrebbero più semplicemente non dover condividere la posta col vicino che la recapita spesso infastidito e comunque con i suoi tempi. La cosa certa è che un gruppo di residenti si sta attivando per mettere a conoscenza di quanto accade il sindaco Masci nella speranza, però, che il problema si risolva prima.
Noi restiamo a disposizione, come nel nostro stile, di chi voglia aggiungere la propria testimonianza nel coro dei malcapitati ma, anche e soprattutto, ci auguriamo che anche per il nostro tramite i vertici di Poste Italiane diano una risposta esaustiva e risolutiva di quanto accade ponendovi rimedio.