Raddoppio ferrovia a Manoppello, piano per salvare più case

MANOPPELLO. «Meno demolizioni e meno rotatorie». Questa la direttiva dell’amministrazione De Luca, a Manoppello, in vista della presentazione a Rfi delle osservazioni alle varianti annunciate per il...

MANOPPELLO. «Meno demolizioni e meno rotatorie». Questa la direttiva dell’amministrazione De Luca, a Manoppello, in vista della presentazione a Rfi delle osservazioni alle varianti annunciate per il progetto di raddoppio della ferrovia Roma-Pescara, nella tratta Interporto d'Abruzzo-Manoppello. «L’imperativo del Comune», dice il sindaco Giorgio De Luca, «è ottenere una pianificazione funzionale e rispettosa di un territorio a cui sono stati già chiesti sacrifici».
In questi giorni, a Manoppello, si raccolgono le osservazioni sulle varianti. «Ci sono margini per ridimensionare l’impatto dell’opera allo Scalo», spiega il sindaco, «come, per esempio, ridurre il numero di rotatorie previste, diminuendo così il numero di immobili abbattuti. Puntiamo ad inviare osservazioni dettagliate e supportate da soluzioni tecniche concrete che, a nostro avviso, miglioreranno il progetto in funzionalità e garantiranno minore impatto per il territorio».
Nell’ultimo incontro di martedì scorso con i tecnici di Rfi e Italferr, il Comune ha chiesto in particolare di: «eliminare la rotatoria di via Amendola; eliminare la rotatoria di via Meucci; salvare dalla demolizione due abitazioni private ed un palazzo; stralciare la viabilità di accesso al condominio Il Pinguino e liberare così l’area esterna della scuola media; spostare la costruzione del nuovo sottopasso pedonale da via Amendola su via della Stazione, all’altezza della delegazione comunale; collegare via Galilei alla nuova rotatoria di via Aldo Moro; costruzione di una nuova circonvallazione che collega via D’Annunzio (nuova caserma dei Carabinieri) e via Fratelli Bandiera».