PESCARA
Rancitelli, arresti e revoche di alloggi pubblici
Altre due operazioni dei carabinieri nei quartieri a rischio criminalità. Comune e Ater avviano le verifiche per oltre 50 assegnatari di case
PESCARA. Altre due operazioni dei carabinieri a Rancitelli per reati connessi allo spaccio di stupefacenti. Su ordinanza della procura di Pescara, è scattata la custodia in carcere, non più il solo obbligo di dimora, per Carmine Bevilacqua, 27 anni, residente al Ferro di Cavallo, dopo la perquisizione domiciliare che il 5 giugno scorso aveva causato l’arresto della compagna convivente, Angela Morelli. In quella circostanza, Bevilacqua è stato trovato in possesso di 19 pasticche di suboxone, che contiene due principi attivi, buprenorfina e naloxone, sostanza che si assume al posto degli oppioidi.
Il secondo provvedimento ha riguardato Pamela Spinelli, 31 anni, residente in via Lago di Borgiano, nell’area dei palazzi da tempo sgomberati. La donna, nel corso di una perquisizione domiciliare, è stata trovata in possesso di 45 grammi di cocaina.
Dall’inizio dell’anno sono venti gli arresti, per lo più per episodi di piccolo spaccio, eseguiti dai carabinieri di Pescara, con il sequestrato di oltre mezzo chilo di droga. Un’azione repressiva, che oltre al carcere, comporta l’attivazione della procedura di decadenza prevista dalla legge regionale numero 96 del 1996 a carico di chi è sorpreso in flagranza a commettere reati in un’abitazione di edilizia residenziale pubblica, o nelle aree di pertinenza, di cui è assegnatario. Infatti, quando i militari procedono all’arresto, Comune e Ater attivano le procedure amministrative che prevedono la revoca dell’alloggio. In tutto, sono oltre 50 gli assegnatari di case Ater che devono essere sottoposti alla verifica dei requisiti sulla titolarità delle abitazioni pubbliche.
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