ancora posti disponibili
Riaperte le iscrizioni per “Lo sport non va in vacanza”
PESCARA. Il Comune ha prorogato i termini per presentare le richieste di iscrizione allo Sport non va in vacanza, l’iniziativa che ogni anno vede la partecipazione di oltre 800 bambini alle attività...
PESCARA. Il Comune ha prorogato i termini per presentare le richieste di iscrizione allo Sport non va in vacanza, l’iniziativa che ogni anno vede la partecipazione di oltre 800 bambini alle attività sportive.
In sostanza, sono stati riaperti i termini scaduti il 5 giugno scorso. Ora le iscrizioni resteranno aperte dalla mezzanotte di oggi fino alle 12 di giovedì 11 giugno. «Una decisione», ha spiegato l’assessore allo sport Giuliano Diodati, «maturata in base alla disponibilità di altri posti da destinare alle famiglie interessate. A tale fine l'amministrazione, pur garantendo sempre l'accesso prioritario ai residenti della città, ha deciso di aprire le domande anche ai bambini non residenti, purché si trovino in età scolare».
Questo perché quest’anno, per la prima volta, il numero delle richieste di partecipazione è stato inferiore a quello dei posti a disposizione. Negli anni passati, invece, le domande di iscrizione avevano superato abbondantemente il limite. Il ridotto numero di iscrizioni è, probabilmente, dovuto all’’aumento della spesa a carico delle famiglie. Gli importi a carico degli utenti variano dai 40 euro, per un reddito di 10.000 euro, fino a un massimo di 100 euro per un reddito di oltre 23.000 euro. Le attività si svolgeranno dal 15 giugno al 13 agosto, dalle 8 alle ore 13,30.
«Abbiamo voluto fortemente che quest'anno Lo sport non va in vacanza rimanesse attivo», ha spiegato l'assessore, «ci siamo riusciti lanciando un avviso per la sponsorizzazione del servizio in modo che il costo non ricadesse solo sulle famiglie e questa formula ha dato una risposta più che positiva. Perché la manifestazione abbracciasse un ventaglio maggiore di utenti, abbiamo inoltre introdotto diversi cambiamenti: negli anni passati il bando era aperto solo per l'arco di una mattinata e non esisteva nessun tipo di situazione familiare o posizione lavorativa che potesse andare a condizionare la graduatoria degli iscritti». «Quest'anno, invece», ha aggiunto», «il bando è stato aperto dal 25 maggio al 5 giugno, proprio per venire incontro a tante famiglie impossibilitate ad iscriversi subito. Ci siamo sforzati anche di rendere l'iniziativa più inclusiva, considerando nuovi parametri, quali la situazione familiare, la posizione lavorativa, il numero di figli e la situazione economica del nucleo familiare. Tutto questo perché la manifestazione serve anche a dare un sostegno sociale alle famiglie, ai genitori che hanno difficoltà a impiegare il tempo dei figli dopo la fine della scuola. Per questa ragione è stato inserito nella valutazione il reddito Isee delle famiglie, affinché la determinazione del costo del servizio tenesse conto delle loro condizioni economiche».
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