Rigopiano, oggi la cerimonia per ricordare le 29 vittime
I componenti del comitato deporranno un fiore sul luogo della tragedia, poi fiaccolata e messa. Nel pomeriggio la lettura di poesie e il concerto al Palazzetto dello sport di Penne
FARINDOLA. Sarà una giornata dedicata al ricordo, al raccoglimento, nel nome dei 29 angeli, delle 29 vittime della valanga che il 18 gennaio di un anno fa ha abbattuto l’hotel Rigopiano.
È un programma organizzato e pensato nel dettaglio dal comitato Vittime di Rigopiano, quello di domani, per la celebrazione del primo anniversario.
«Un programma», spiega il portavoce Gianluca Tanda, «in cui ogni poesia e brano musicale è stato scelto appositamente per questa ricorrenza, per far sentire il nostro grido, un grido silenzioso ma che in silenzio continua comunque a gridare la nostra sete di verità e giustizia. Ogni momento è stato studiato e pensato, e anche gli ospiti che parteciperanno ci sono perché ci sono stati vicino dall’inizio, come i presentatori Federico Perrotta e Pino Insegno».
Il programma della giornata si divide in due parti. La mattina, dopo una breve riunione, i componenti del Comitato raggiungeranno Rigopiano intorno alle 9,45 per deporre un fiore sul luogo della tragedia. Con loro ci sarà anche il vescovo Tommaso Valentinetti che parteciperà anche alla fiaccolata che poi, dal bivio Mirri tra Rigopiano e Farindola arriverà alla chiesa del paese per la celebrazione della santa messa. «Sarà per noi un momento di raccoglimento, ma anche di condivisione del nostro dolore con quello della comunità farindolese, per questo abbiamo scelto di fare questa celebrazione proprio lì».
Alle 14,30, poi, prenderà il via a Penne il programma più pubblico della cerimonia, al palazzetto dello Sport dove, grazie alla collaborazione e al patrocinio del Comune, sarà allestito anche un maxi schermo all’esterno per chi non dovesse trovare posto all’interno. «Sono tutti invitati», continua Tanda, «è importantissimo per noi avere al nostro fianco i cittadini, poter contare sulla loro vicinanza».
Un programma intenso e toccante che inizierà con la benedizione, da parte del vescovo, delle 29 piante di leccio messe a dimora dalla Pro-loco di Penne con il Comune e sulle quali ogni famiglia porterà un pugno di terra del proprio paese o città di provenienza. Dopo la lettura di alcune poesie, e i saluti da parte dei rappresentanti dei comitati nazionali, ci sarà l’esibizione del tenore Piero Mazzocchetti.
Sarà poi Marcello Martella, il papà di Cecilia, una delle vittime. Il professore di fiati al conservatorio di Avellino eseguirà il brano “Signore delle cime” con il coro Pacini di Atri, diretto dal maestro Fabio D’Orazio. Quindi, sarà l’Ensemble da camera del Conservatorio “D’Annunzio” di Pescara a eseguire una serie di brani con la partecipazione del soprano Ida Perazzetti e l’intervento del soprano Amelia Burns, fidanzata di Nicola Caporale, figlio dei coniugi di Castelfrentano, anche loro tra le 29 vittime, a cui dedicherà “Hallelujah” di Cohen. Concluderà il maestro Alessandro Cavallucci, protagonista di tante serate al resort Rigopiano, con l’esecuzione di un brano per chitarra classica. Chiuderanno i canti della “Corale Monte Camicia” di Penne. (s.d.l.)