Riviera, 580 multe alle auto in due giorni
Record di contravvenzioni per sosta selvaggia, quasi pieni i parcheggi lungo la strada parco
PESCARA. Sono in tutto 580 le multe elevate dai vigili urbani sulla riviera in soli due giorni. Una fine settimana da dimenticare per gli automobilisti indisciplinati che hanno preferito lasciare la macchina in sosta vietata, invece di pagare il ticket di 2,50 euro per parcheggiare lungo la strada parco.
Strada parco che ieri si è riempita lo stesso di auto. Ne sono state contate 850, su un totale di 1.000 posti disponibili. Ma il numero così elevato di multe fa capire che qualcosa non va. Forse, il prezzo troppo elevato dei parcheggi? Bisogna infatti ricordare che i 2,50 euro devono essere versati anche per pochi minuti di sosta.
Fatto sta che si è raggiunto un record. Ieri mattina, sono state elevate 70 multe. Ben peggiore la situazione nel pomeriggio: a fine serata i verbali emessi erano 120. Totale per l’intera giornata, 190.
Addirittura 390 sono state le contravvenzioni elevate tra venerdì sera e sabato sera, cioè nel giro di 24 ore, sempre sulla riviera. Sommando questa cifra alle multe di ieri si arriva a ben 580. Mentre le auto rimosse dai carri attrezzi, nella giornata di ieri, sono state 19, di cui 12 la mattina e 7 il pomeriggio. Le zone più colpite dai vigili urbani sono state la riviera nord, viale Kennedy, ma anche il lungomare di Porta Nuova, dove sono a disposizione 1.000 posti auto tra lo spartitraffico del litorale e via Barbella.
Soddisfatto l’assessore al traffico Berardino Fiorilli per i risultati raggiunti, nonostante le polemiche, nel secondo week end di apertura al traffico della strada parco. «La risposta dei cittadini è stata ottima», ha affermato, «ben 850 gli automobilisti che hanno colto l’occasione al volo per lasciare la propria vettura a due passi dalla spiaggia pagando appena 2,50 euro per l’intera giornata. E anche oggi (ieri, ndr) ha registrato il tutto esaurito anche il parcheggio dell’ex Fea, sul lungomare Matteotti con i suoi 90 posti. Peccato per coloro che invece hanno scelto di lasciare l’auto in zona di divieto, dinanzi ai passi carrabili o alle fermate degli autobus».(a.ben.)
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