Riviera, folgorati sul marciapiede: giovane ferito, muore un cane
Paura davanti a Villa de Riseis, scarica elettrica da un pozzetto. Un 34enne di Silvi è finito in ospedale I vigili avevano segnalato il problema poco prima del passaggio dell’animale. Proprietari sotto choc
PESCARA. Folgorato in qualche secondo. Non ha avuto scampo il cane meticcio che la sera di Ferragosto ha messo la zampa su un pozzetto dell’illuminazione pubblica, sul lungomare nord, all’altezza dello stabilimento balneare Apollo, ed è morto immediatamente. Circa un’ora prima un 34enne residente a Silvi e domiciliato a Roseto ha rischiato grosso, camminando esattamente nello stesso punto. Ha sentito una scossa, pare sia caduto a terra, e ha avuto un malore, per cui dopo essersi fermato un po’ in spiaggia ha raggiunto il pronto soccorso per gli accertamenti nel caso. Ha riportato un trauma ai polsi, giudicato guaribile in venti giorni, ed è tornato a casa. Il cane, invece, non ce l’ha fatta: ha perso la vita immediatamente mentre passeggiava a fianco ai proprietari, una coppia romana in vacanza a Pescara che aveva anche un altro cane al seguito. E il bilancio avrebbe potuto essere ancora più pesante se un bimbo, ad esempio, avesse messo i piedi in quel punto, su quel pozzetto.
Ricostruisce l’accaduto la polizia municipale, coordinata dal comandante Carlo Maggitti, che ha saputo del problema al pozzetto pochi minuti prima della tragedia. Ma non c’è stato il tempo per intervenire.
Sono le 20.17 quando un agente della polizia municipale si rivolge alla sala operativa del comando di via del Circuito e comunica che una persona ha preso la scossa sul lungomare, all’altezza di Villa de Riseis. Alle 20.19 la sala operativa si rivolge a Enel Sole, incaricata della manutenzione.
Passano solo pochi minuti, sei per l’esattezza, e accade il peggio. Alle 20.25 un’altra pattuglia segnala alla sala operativa la morte del cane. Sul lungomare arrivano, oltre alla municipale, la polizia, i vigili del fuoco e un’ambulanza del 118. L’area viene transennata, il cane viene coperto con un telo nero e nella zona si crea un assembramento di curiosi. Nessuno riesce a capacitarsi dell’accaduto. Primi tra tutti i proprietari del cane, che sono senza parole, per lo shock: hanno appena assistito alla morte del loro cane, 14 anni di età, senza poter muovere un dito. A nulla serve l’intervento di un veterinario che passa di lì: la rianimazione non ha effetto. La municipale transenna la zona e sollecita gli addetti alla manutenzione, per mettere in sicurezza il pozzetto. Il controllo prende il via in serata. Arriva anche il veterinario della Asl che, sul momento, non si sbilancia sulle cause della morte dell’animale, restituito ai proprietari.
Racconta quegli istanti un testimone, Manuel Giusti, che passava di lì e ha lanciato l’allarme al 118, essendosi accorto che la proprietaria dell’animale ha «accusato un malore», dopo la morte «sul colpo» del meticcio. Lì per lì si è pensato che stesse bevendo l’acqua del sistema di irrigazione delle aiuole, finita sul pozzetto. Ma con il passare dei minuti si è capito che il meticcio, al guinzaglio, stava semplicemente camminando vicino alla sua padrona. A quel punto si è anche sparsa la voce dell’incidente di cui è stato protagonista il 34enne, che «ha preso la scossa mentre camminava scalzo».
Quanto accaduto «lascia senza parole anche noi», commenta il vice sindaco Antonio Blasioli. «È impensabile», prosegue, «che si possa verificare una situazione simile in una città come Pescara e su una riviera frequentata da migliaia di persone. Siamo allibiti e costernati per quello che è capitato prima ad un pedone e poi al cagnolino che hanno avuto la sventura di imbattersi in quel pozzetto e siamo solidali e vicini a chi è rimasto coinvolto». Ora, però, si pensa alle azioni da intraprendere.
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