Roma Film Festival, oggi il vincitore
Applaudito ieri “The Motel life” di Gabriel e Alan Polsky, tra i favoriti
ROMA. Con l’applaudita visione dell’opera prima di Gabriel e Alan Polsky, "The Motel life", il Festival internazionale del film di Roma ha chiuso ieri la proiezione delle pellicole in concorso. Oggi dunque è il giorno della premiazione, e proprio "The Motel life" (storia di due fratelli, Frank e Jerry Lee, alle prese con un viaggio-fuga nella provincia americana), dopo il film di Roman Coppola, è considerato tra i più probabili vincitori. Penultimo film italiano presentato nella sezione Pit (Prospettive Italia), "Cosimo e Nicole" (in sala dal 29 novembre) di Francesco Amato, con Riccardo Scamarcio e Clara Ponsot. I due attori interpretano due ragazzi che si incontrano durante il G8 di Genova (2001) e si innamorano. Nulla a che vedere quindi con opere come Diaz, per Scamarcio questo film mostra soprattutto che «anche dal G8 di Genova è venuto fuori qualcosa di buono, ovvero l’innamoramento» aggiungendo che è «la storia di due esseri umani, non c’è teoria, non c’è il contesto sociale e storico, ma due persone che reagiscono agli avvenimenti: il taglio è antropologico e non sociologico». A chiudere la sezione Pit saranno le altre due opere italiane in gara che verranno presentate oggi: "Razzabastarda" di Alessandro Gassmann e il film documentario "Giuseppe Tornatore - Ogni film un’opera prima" di Luciano Barcaroli e Gerardo Panichi, dedicato al regista premio Oscar. In concorso per la sezione Cinema XXI poi, è stato presentato "Il viaggio della Signorina Vila", il film documentario su Trieste di Elisabetta Sgarbi, con musiche di Franco Battiato, le voci narranti di Toni Servillo e Lucka Pockaj, e le apparizioni, tra gli altri, di Claudio Magris, Gillo Dorfles, Susanna Tamaro. Ieri intanto, è arrivato nella Capitale da New York Sean Penn che questa sera, a Cinecittà, parteciperà ad un evento di beneficenza e verrà premiato con il Variety Humanitarian Award per il suo impegno nella raccolta fondi per i terremotati di Haiti. Insieme ai nomi dei vincitori, il direttore del Festival Marco Muller farà anche un bilancio della sua prima edizione, molto criticata per il forfait dei divi, per il crollo dei biglietti e per la scelta dei film.