Rubano portafogli dalle auto: incastrati dalle carte di credito 

Tre arresti per episodi avvenuti ad aprile scorso a Rosciano, Cepagatti, Picciano e Città Sant’Angelo I carabinieri li hanno individuati grazie ai pagamenti nei negozi e alle immagini delle telecamere

PESCARA. In tre finiscono in manette per una serie di furti commessi ai danni di ignari cittadini in provincia di Pescara. Il gip di Pescara, Fabrizio Cingolani, ha disposto l’arresto in carcere per Maicol Di Rocco e i domiciliari per Shasa Florindi e Nicolas Gualà. Si tratta di episodi vari che la procura di Pescara ha riunito e posto all’attenzione del gip. Furti che si sono verificati dal mese di aprile scorso a Rosciano, Cepagatti, Città Sant’Angelo e Picciano, dove malcapitati cittadini sono stati oggetto di furti all’interno dei propri mezzi (autovetture e camion): portafogli con soldi e documenti vari oltre a carte di credito e bancomat che gli autori dei furti avrebbero poi utilizzato nell’immediatezza del fatto.
Con le carte di pagamento di una delle vittime sarebbero state eseguiti un pagamento di 50 euro al distributore di carburante di Montesilvano, oppure spesso pagamenti ripetuti da 50 euro nella sala giochi "Rio srl" sempre di Montesilvano. Un camionista a Picciano è stato derubato del portafoglio con soldi e documenti, dopo essere stato abilmente distratto con scuse pretestuose da qualcuno del terzetto. Così come qualche altra vittima ha ritrovato il vetro dell’autovettura frantumato e il portafoglio sparito nel giro di pochi istanti. In questo caso i pagamenti con la carta postepay evolution sono stati effettuati dai ladri presso il distributore "Pascal Caffè" di Rosciano e in una tabaccheria sempre dello stesso paese.
All’identificazione dei presunti responsabili, i carabinieri sarebbero giunti anche attraverso l’esame delle telecamere installate presso l’esercizio pubblico “Rio srl”: si vede infatti arrivare una Fiat Punto di colore nero da dove scendono tre individui riconosciuti dai carabinieri con certezza, mentre eseguivano pagamenti alla cassa mediante carte di pagamento, e proprio nell’orario immediatamente successivo al furto. E quella stessa autovettura viene immortalata anche da altre telecamere.
«È evidente», scrive il gip Cingolani nella misura cautelare, «che l’utilizzo delle carte rubate immediatamente dopo il furto significa, univocamente, che l’utilizzatore sia stato anche l’autore del reato presupposto». Quanto alla Punto usata dai malviventi, era stata notata dai carabinieri di Scafa già da maggio scorso, parcheggiata nel cortile dell’abitazione di Nicolas Gualà, quest’ultimo, con Maicol Di Rocco, assistito dall’avvocato Luca Pellegrini.