Salle in lutto, è morto il sindaco Colangelo

Il lungo ricovero in ospedale non è bastato. È scomparso a soli 57 anni

SALLE. Da ieri il paese è in lutto per la morte del suo sindaco, Florindo Colangelo, scomparso a 57 anni. Le condizioni in cui versava all’ospedale di Vasto, attaccato a un respiratore artificiale, avevano dato flebili segnali fuori dalla stazionarietà solo giovedì scorso. Piccole tracce che avevano indotto i medici a non staccare la spina. Ma ieri, nella tarda mattinata, Florindo Colangelo ha cessato di vivere. Lascia la moglie Angela e il figlio Stefano.

Colangelo era stato ricoverato in ospedale alla metà di luglio, dopo le feste paesane, per una vecchia patologia che poi ha prodotto le gravi conseguenze a cui i medici non hanno potuto porre rimedio.

Ieri la notizia della sua morte si è diffusa presto in tutti i centri della Val Pescara dove Colangelo era molto conosciuto, sia per la sua attività politica e il suo ruolo di sindaco, sia per il suo lavoro di funzionario dell’ufficio del registro di Popoli. Era stato eletto la prima volta nel 2004 con uno schieramento di tendenza di centro destra ed era alla sua seconda consiliatura con una formazione legata al Pd.

Convinto che la buona amministrazione si potesse fare solo coltivando l’armonia all’interno della comunità degli amministrati, aveva speso molte energie nel tentativo di riappacificare persone che per motivi politici si erano distanziate e serbavano reciproci rancori. Con il suo fare aveva riallargato i confini dell’amicizia e della collaborazione con tutti. Ieri la tragica notizia è subito rimbalzata su Facebook, dove il suo amico Dino Passante lo ricorda così: «È giunto il momento che mai avrei voluto avvenisse, il momento dove le parole non contano e non valgono nulla. Ciao amico mio, sei stato il sindaco di tutti, ma soprattutto sei stato l’uomo-sindaco, per questo un grande uomo».

Il suo lavoro amministrativo in circa 9 anni (il mandato scadeva nel 2014) ha prodotto molti progressi per il paese tra opere pubbliche, infrastrutture, crescita culturale e dialettica. Lo scorso anno è stato coinvolto nella polemica della salvaguardia dei simboli del fascismo - di cui Salle nuova è permeata per essere stata ricostruita dal Regime dopo il terremoto del 1933 - per aver issato, su una parete del municipio, una ritrovata lapide in pietra con la quale la popolazione ringraziava Mussolini per l’opera di ricostruzione. I più, però, si dichiararono d’accordo con lui, mossi dal solo spirito della conservazione di documenti storici, autentici e pubblici.

La salma è stata trasferita ieri sera dall’ospedale di Vasto, dove per tutta la giornata sono stati presenti altri amministratori con il vice sindaco Maurizio Fonzo, alla sua abitazione di Salle. Qui rimarrà fino alle 13 di domani quando la salma sarà trasferita nella sala consiliare del Municipio per il saluto pubblico e poi portata nella chiesa del Santissimo Salvatore dove riposano, nell’altare laterale, le spoglie del patrono il Beato Roberto da Salle. Il funerale sarà celebrato da don Massimo Colella alle 15. A dirigere l’amministrazione sarà nominato il vice sindaco Fonzo, fino alla fine del mandato.

Walter Teti

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