Sambuceto, le telecamere riprendono i ladri di biciclette

SAN GIOVANNI TEATINO. Hanno ripreso tutto le telecamere del negozio di biciclette Masciarelli: bastano quasi due minuti e mezzo a una banda di 4 ladri, più un palo, per portare via 15 biciclette da corsa per un valore che si aggira sui 100 mila euro. Un colpo da specialisti senza volto, coperti con passamontagna, cappucci e cappelli, messo a segno senza nessuna esitazione tra le 4,02 e le 4,04 della notte tra domenica e lunedì: lo dimostrano proprio i filmati del circuito di videosorveglianza di Masciarelli già acquisiti dai carabinieri di Chieti. È caccia aperta ai 5 ladri ma, per ora, non ci sono tracce.

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I video rivelano che i ladri, con le torce in mano, sono andati a colpo sicuro: non hanno preso le bici a caso, ma hanno scelto i modelli più costosi, li hanno afferrati due per volta e poi caricati tutto su un furgone bianco parcheggiato lungo via Cavour, a Sambuceto. Quasi degli esperti di ciclismo capaci di fiutare anche un pezzo unico, non in vendita: un prototipo della Masciarelli, una di quelle bici che fanno il giro dei grandi appuntamenti ciclistici internazionali per promuovere il marchio abruzzese. Sarà complicato, per i ladri, piazzare la Stealth da collezione sul mercato nero: del resto, se un amatore girasse con una bici del genere sulle strade italiane non passerebbe inosservato e Palmiro Masciarelli e i suoi figli, Simone e Andrea, ci metterebbero davvero poco a chiudere il cerchio e a ritrovarla. Invece, i pezzi più commerciali, bici Masciarelli e del marchio Cervèlo, potrebbero essere diretti o aver preso già la via dell’Est Europa: è una delle prime ipotesi degli investigatori. E non sarebbe la prima volta nei furti di bici: spesso, i pezzi rubati nei negozi italiani passano il confine e poi ricompaiono su Internet attraverso annunci di vendita a prezzi scontati.

Scoprire i ladri, però, non sarà facile: il colpo da 30 mila euro di 8 mesi fa ai danni di un’altra attività del settore, Attitude Store nei pressi del centro commerciale L’Arca a Villa Raspa di Spoltore, è ancora senza colpevoli nonostante i filmati delle telecamere interne e nonostante il ritrovamento dell’auto usata dai ladri come ariete per distruggere la vetrina. E anche stavolta i ladri non si vedono in faccia: hanno il viso coperto. Sembrano tutti molto giovani: sono magri, corrono veloci e fanno avanti e indietro nel negozio di Sambuceto. Poi, dopo due minuti, spariscono senza lasciare traccia. I ladri sono riusciti a entrare da una porta di emergenza forzata con piccone e giraviti. Ma prima di riuscirci, dicono le telecamere, hanno provato la stessa tecnica del furto a Spoltore: entrare dalla vetrina principale. Stavolta, però, un grosso cancello ha sbarrato la strada. Nei video si vedono i ladri che provano ad aprire il cancello anche cercando il telecomando in una macchina del figlio di Masciarelli lasciata nel parcheggio. Poi, girando intorno al negozio, i ladri hanno trovato la porta antipanico e sono riusciti a rompere le cerniere.

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