Sanità, nuovi ticket dal 2025 Identici in tutte le regioni 

Come cambiano le tariffe per visite mediche, esami diagnostici e analisi cliniche

PESCARA. Fumata nera o bianca per la riforma dei ticket sanitari?
Le nuove tariffe dovevano partire prima a gennaio e poi ad aprile 2024, ma in realtà erano attese fin dal 2017. Dopo l'ennesimo rinvio, a gennaio 2025 entreranno in vigore i nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) e le relative tariffe di esami e visite mediche offerte dal Servizio sanitario: avranno valore nazionale, azzerando le differenze tra regioni. Ovvero si pagherà lo stesso ticket ovunque, da Vipiteno a Lampedusa.
Così aveva annunciato il governo. Ma tra il dire e il fare c'è un’incognita che non è di poco conto. La manovra, infatti, mette in campo (solo) 50 milioni di euro l’anno tra 2025 e 2030 per aggiornare i Livelli essenziali di assistenza, cioè le prestazioni erogate gratuitamente o dietro pagamento di un ticket da parte del Servizio sanitario nazionale, e quindi le tariffe. Ed è una pietra d'inciampo, l'ennesima, per la possibilità che i “tariffari Lea” entrino finalmente in vigore tra un mese esatto.
FACCIAMO I CONTI.
Finora, l'unico tariffario con cui i cittadini abruzzesi hanno fatto i conti, è stato quello stabilito ad aprile 2023. Ed è su questi prezzi che proviamo a fare delle previsioni su ciò che dovrebbe cambiare dal 2025, basandoci su uno studio di Altroconsumo su ticket per esami, visite e trattamenti ambulatoriali.
La potente associazione italiana che difende i diritti dei consumatori, ha cercato di far comprendere se e quanto cambierà la spesa per i cittadini, prendendo in considerazione alcune prestazioni molto comuni, sulla 2mila presenti nei tariffari.
VISITE SPECIALISTICHE.
Partiamo quindi dal ticket per la prima visita specialistica che oggi varia da un minimo di 20 euro fino a un massimo di 29 euro. Nella maggior parte delle regioni è comunque pari a 20,66 euro. E in tutti casi, si tratta di una cifra che il cittadino copre interamente con il ticket. Con le nuove tariffe, la tariffa unica nazionale per la prima visita ammonterà a 22 euro: un aumento di poco più di un euro per molte regioni, tranne che per i cittadini del Friuli che oggi pagano molto di più e che vedranno invece un risparmio significativo.
Bisogna però considerare che il nuovo nomenclatore delle prestazioni ha introdotto delle distinzioni di tariffa per alcune visite specialistiche: ad esempio, la visita cardiologica avrà un ticket pari a 33,60 euro (perché includerà sempre l’elettrocardiogramma) mentre la visita otorinolaringoiatrica costerà poco di più: 23,20 euro.
VISITE DI CONTROLLO.
Passiamo alla tariffa per la visita di controllo che oggi varia da 12,90 euro (in tredici regioni tra cui l'Abruzzo, il Lazio e la Campania) fino a 18 euro (Emilia Romagna), 17,90 euro Lombardia e 17 euro Friuli.
Dal prossimo anno - manovra di bilancio permettendo - la tariffa sarà pari a 16,20 euro. Quindi per molti cittadini, sottolinea Altroconsumo, il ticket per la visita di controllo aumenterà di 3.30 euro. Ma entriamo nel dettaglio.
Oggi, per un elettrocardiogramma, il ticket più basso si paga nella Provincia autonoma di Bolzano (11,16 euro); nella maggior parte delle Regioni è 11,62 euro. Il ticket più alto ammonta invece a 15 euro e si paga in Friuli. Con il nuovo tariffario tutte le Regioni saranno allineate sulla tariffa di 11,6 euro. La maggioranza dei cittadini, dunque, non vedrà alcuna differenza. E ancora: per una radiografia al torace oggi la tariffa varia da 15,49 euro (in 13 Regioni, tra l'Abruzzo, il Lazio e la Campania) a 26 euro (Toscana), mentre è di 25 euro nel Veneto e nel Friuli. La tariffa, da gennaio, dovrebbe però allinearsi sulle regioni più economiche, pari a 15,45 euro. Per i cittadini della Toscana, Veneto e Friuli il risparmio sarà di circa 10 euro. Per le altre, invece, la somma è impercettibile. Infine l'ecografia all’addome inferiore. La tariffa, in questo caso, ora è molto variabile: si va da 32 euro (in moltissime regioni come Piemonte, Marche e Sicilia) a 67 euro in Veneto, la più cara.
Questa variabilità però si riduce di molto al momento di pagare il ticket, in quanto il cittadino contribuisce per un massimo di 36,15 euro, anche nelle regioni in cui la tariffa stabilita è la più alta. Ma dal 2025 il ventaglio di prezzi sparirà e la tariffa in tutte le regioni dovrebbe aggirarsi sui 37,8 euro. Salvo rinvii.
GLI ESAMI DEL SANGUE.
Le proiezioni di Altroconsumo, infine, prendono in considerazione anche le analisi di laboratorio. E tracciano le somme considerando una batteria di test in cui sono inclusi gli esami più comuni, come la misurazione di colesterolo e trigliceridi nel sangue, la glicemia, l’emocromo, la Ves e l’analisi delle urine, per un totale di otto prestazioni che possono essere prescritte tutte nella stessa ricetta. Tenendo conto delle tariffe stabilite dalle Regioni per ognuno di questi esami, oggi un cittadino paga un ticket che varia da 14,86 euro a 22,30 euro. Con le nuove tariffe pagheremo tutti di meno: 14,45 euro. Pochi centesimi di differenza per chi vive in Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia, Piemonte e Liguria, ma un risparmio di quasi 8 euro per chi abita in Friuli e Basilicata. Anche se tutto finora resta solo sulla carta.
©RIPRODUZIONE RISERVATA