Scafa, è scontro sull’Imu messa al dieci per mille
Sale l’imposta sulle seconde case, l’opposizione insorge «I cittadini la pagheranno con la tredicesima»
SCAFA. Va al 10 per mille l'imposta sugli immobili (Imu) per le seconde case, terreni edificabili e attività commerciali. L'amministrazione di Maurizio Giancola chiede dunque tanto ai concittadini. I gruppi di opposizione lo definiscono un bel regalo di Natale: «Gli scafesi pagheranno con le loro tredicesime o con i soldi che avrebbero voluto riservare agli acquisti per le festività. Il dissenso in paese volta alto» spiegano i capigruppo dei due schieramenti di opposizione Dino Marangoni e Gianni Chiacchia «perché i contribuenti si sono già resi conto della batosta che li aspetta. Il nostro invito rivolto alla maggioranza è stato quello di non gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini, ma non è stato preso in considerazione». I due consiglieri parlano del recupero che si vorrebbe fare di circa 650mila euro «ma per questo abbiamo proposto un taglio alla spesa pubblica oggi non più sostenibile in tempi di spending review, resa obbligatoria dal Governo: tagli di servizi non di prima necessità o revisione di altre uscite di spesa piuttosto che l'aumento dell'aliquota Imu che creerà serie difficoltà a molti cittadini. Qui a Scafa la maggioranza dei residenti possiede una seconda casa per le attività o magari quelle ereditate dai genitori. L'obiettivo della nostra politica dove essere quello di far crescere l'economia e non contribuirà a sfibrare ulteriormente il debole tessuto economico-sociale cittadino». Marangoni e Chiacchia hanno sollecitato l'amministrazione a far riprendere i lavori di costruzione della bretella viaria Scafa-centro, fermi da molti mesi. «Un’opera», commentano «che per la precedente amministrazione avrebbe dovuto costituire il volano del rilancio dell’economia e che invece oggi viene trascurata. Gli unici lavori portati avanti, l'attuale maggioranza», incalzano i due consiglieri di opposizione, «li ha ricevuti in eredità dalla precedente amministrazione: furono infatti avviati dell’allora assessore ai lavori pubblici Giordano Di Fiore come il ripristino della strada Decontra-cimitero comunale, ultimato in questi giorni e la costruzione delle due bretelle di Decontra e di Scafa centro ancora in corso di realizzazione».
Walter Teti
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