PESCARA
Sciopero contro il "contratto pirata", niente antincendio in ospedali e autostrade
La nota congiunta dei segretari generali Filt Cgil Abruzzo e Pescara, Di Eugenio e Di Fonzo
PESCARA. Lunedì 16 settembre i lavoratori dipendenti di Gsa - Gruppo Servizi Associati, che si occupano della sicurezza antincendio nei servizi pubblici e privati quali ospedali, elisuperfici, autostrade (per questo tipo di servizio in Abruzzo sono presenti circa 140 addetti impegnati nella sorveglianza delle gallerie presenti nei tratti autostradali A14, A24 e A25), stazioni ferroviarie, cantieri navali e che da anni soffrono “condizioni economiche, salariali e contrattuali assolutamente insoddisfacenti e penalizzanti”, saranno impegnati in una prima azione di sciopero nazionale di 4 ore proclamato dalla Filt Cgil che interesserà gli addetti ai cantieri Fincantieri, cui seguiranno nei prossimi giorni azioni di protesta dei colleghi impegnati invece nei presidi ospedalieri e autostradali.
“La Filt Cgil sta affrontando e contrastando questa situazione con determinazione da circa tre anni per restituire a questi lavoratori dignità e rispetto. C’è bisogno di realizzare uno specifico accordo che possa riconoscere ai lavoratori un premio di produttività, l’estensione a tutti i dipendenti del ticket restaurant, l’adesione ad un piano di previdenza Integrativa oltre che di assistenza sanitaria e la definizione della pianta organica, ma l’esito di tanto lavoro è stato negativo al punto di spingere la Filt Cgil Nazionale e Abruzzo Molise a manifestare ed a scioperare”, affermano in una nota congiunta Aurelio Di Eugenio, segretario generale Filt Cgil Abruzzo Molise, ed Eugenio Di Fonzo, segretario generale Filt Cgil Pescara nonché responsabile guardie ai fuochi Abruzzo Molise.
“Gsa applica ai lavoratori un contratto nazionale stipulato con un'organizzazione sindacale autonoma e per nulla rappresentativa che lede fortemente i diritti individuali e collettivi dei lavoratori, basti pensare che contempla il solo sciopero virtuale. Le violazioni normative che questo ccnl impone sono tante e davvero pesanti soprattutto per la loro incidenza anche sulle retribuzioni, sull’orario di lavoro e, conseguentemente, sulla conciliazione tra lavoro e famiglia. Basti pensare che non sono previste maggiorazioni per il lavoro notturno né per lo straordinario nei giorni festivi, ma in compenso propone un nastro orario che può prevedere anche 20 giorni consecutivi con turni di lavoro senza giorni di riposo”, aggiungono Di Eugenio e Di Fonzo.
E’ pertanto necessaria “la condivisione delle ragioni della Filt Cgil anche attraverso un diretto intervento del Ministero del Lavoro affinché anche la stessa GSA oltre che tutte le committenti comprendano le condizioni di questi lavoratori e si rendano disponibili a profondere ogni sforzo per accogliere le rivendicazioni perché si è di fronte ad un paradosso: questi lavoratori sono considerati fondamentali nel loro servizio al punto che il loro diritto allo sciopero è regolamentato dalla legge 146/90, ma poi si vedono vincolati ad un ccnl che offre una paga oraria di 6 euro e tutele nemmeno lontanamente paragonabili al ccnl di categoria firmato da Cgil, Cisl e Uil e che rappresenta un grande esempio del perché bisogna insistentemente chiedere anche una legge sulla rappresentanza che permetta di impedire ai sindacati di comodo la realizzazione di questi contratti in dumping”.
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