Scontro Pescara calcio-Comune, la minaccia di Sebastiani: “Se diamo fastidio, andiamo via”
Il consiglio comunale approva all’unanimità l’ordine del giorno che impegna il sindaco a regolamentare i rapporti con la società di calcio per il pagamento degli affitti dell’impianto di gioco e dei magazzini dello Stadio Adriatico. La replica della società: “Sono pronto a portare via la squadra da Pescara”
PESCARA. Sale la tensione tra il Comune e il Pescara calcio. Il Consiglio Comunale ha dato all’unanimità (21 consiglieri su 21 presenti) il via libera all’ordine del giorno per chiedere al sindaco Luigi Albore Mascia di definire, tramite un regolamento comunale, i rapporti con la società di calcio per il pagamento degli affitti dell’impianto di gioco e dei magazzini dello Stadio Adriatico. E la replica della squadra biancazzurra non tarda: «Se diamo fastidio a qualcuno, io sono pronto a portare via la squadra da Pescara», ha dichiarato il presidente del Delfino Daniele Sebastiani.
Secondo gli uffici del Comune, la Delfino Pescara dovrebbe al Comune una cifra oscillante fra 70 e 80 mila euro. La società biancazzurra aveva subito inviato una diffida al Comune. Oggi lo scontro si è fatto ancora più aspro. «Vogliamo», ha spiegato il consigliere Fausto Di Nisio dell’Idv, «che la società adempia a quanto richiesto e disposto dagli uffici comunali. Quanto accaduto oggi in Consiglio dimostra che non sono solo tre consiglieri (oltre a Di Nisio, anche Enzo Del Vecchio e Renato Ranieri, ndr), ma tutti i consiglieri chiedono che venga definito una volta per tutte il contenzioso con la Delfino Pescara. A chiederlo è di fatto la città di Pescara».
Il presidente Daniele Sebastiani ha risposto all’amministrazione comunale arrivando a minacciare di trasferire la squadra: «Se diamo fastidio a qualcuno, io sono pronto a portare via la squadra da Pescara. Ho incontrato un sindaco di una città vicina che si è mostrato entusiasta di ospitare le nostre gare di serie A». Il presidente biancazzurro ha poi spiegato il problema dei magazzini che sarebbero all’origine del contenzioso con il Comune: «Il Pescara utilizza solo e soltanto un vecchio magazzino storico dello Stadio. Non so a quanto ammonti il canone, forse a 300 euro e dunque a 3 mila euro all’anno. Stiamo parlando di una cifra irrisoria. Io non credo che il problema vero sia questo, senza contare che abbiamo svolto lavori all’Adriatico a nostre spese. Io non voglio continuare una polemica del genere, ma sono molto arrabbiato e deciso ad andare fino in fondo».
Una scelta che potrebbe creare non pochi problemi. Lo stesso consigliere Fausto Di Nisio ha sottolineato che «potrebbe alimentare il gesto di qualche sconsiderato. Io sono stato minacciato di morte e per questo ho chiesto un incontro urgente al Questore di Pescara Paolo Passamonti per sapere come comportarmi e cosa fare».
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