Seccia: "Attiva non riceverà altri soldi"
L''assessore al bilancio blocca le richieste per la pulizia della città
PESCARA. «Attiva riceverà la stessa cifra dell'anno scorso per la pulizia della città». La dichiarazione dell'assessore al bilancio Eugenio Seccia rischia di essere una doccia fredda per la società dei rifiuti, che nei giorni scorsi si è rivolta alla giunta e ai capigruppo per chiedere più soldi per la sua attività.
L'amministratore di Attiva Guglielmo Lancasteri ha scritto una lettera agli amministratori comunali per illustrare la situazione della sua società. «Per garantire alla città di Pescara un livello di pulizia e igiene tali da consentirle il raggiungimento degli standard europei», ha fatto presente il responsabile della società, «occorrono 5,3 milioni di euro in più, rispetto al canone di 11,5 milioni, Iva inclusa, ordinariamente stanziato dall'amministrazione comunale in favore di Attiva lo scorso anno».
«Tale maggiore somma di 5,3 milioni di euro», ha spiegato l'amministratore, «seppur apparentemente cospicua, farebbe passare il costo pro capite per l'igiene urbana di Pescara da 90 euro all'anno per residente a 122 euro. Una cifra comunque inferiore a quella sostenuta l'anno scorso per gli abitanti di città similari a Pescara, come Treviso (144 euro), Pesaro (133 euro) e Salerno (137 euro)».
Invece, per garantire lo stesso livello di servizi dell'anno scorso sarebbero necessari almeno 2,2 milioni di euro. «E' l'incremento minimo, al netto dell'Iva», ha precisato Lancasteri, «occorrente ad Attiva, non per garantire gli obiettivi migliorativi, bensì per garantire a Pescara, nel corso di quest'anno, gli stessi servizi, in quantità e qualità, erogati nel 2010». Questi soldi servirebbero per confermare i contratti a 42 lavoratori interinali, considerati indispensabili per assicurare la pulizia delle strade. La stessa situazione era stata segnalata in precedenza dal direttore di Attiva Massimo Del Bianco.
Nei giorni scorsi, si è svolta una riunione in Comune tra l'assessore all'ambiente Isabella Del Trecco e i rappresentanti di Attiva. In quell'occasione, l'amministrazione avrebbe fatto presente la difficoltà a reperire altri fondi. Ieri, l'assessore al bilancio ha confermato che non sono previsti ulteriori stanziamenti. (a.ben.)
L'amministratore di Attiva Guglielmo Lancasteri ha scritto una lettera agli amministratori comunali per illustrare la situazione della sua società. «Per garantire alla città di Pescara un livello di pulizia e igiene tali da consentirle il raggiungimento degli standard europei», ha fatto presente il responsabile della società, «occorrono 5,3 milioni di euro in più, rispetto al canone di 11,5 milioni, Iva inclusa, ordinariamente stanziato dall'amministrazione comunale in favore di Attiva lo scorso anno».
«Tale maggiore somma di 5,3 milioni di euro», ha spiegato l'amministratore, «seppur apparentemente cospicua, farebbe passare il costo pro capite per l'igiene urbana di Pescara da 90 euro all'anno per residente a 122 euro. Una cifra comunque inferiore a quella sostenuta l'anno scorso per gli abitanti di città similari a Pescara, come Treviso (144 euro), Pesaro (133 euro) e Salerno (137 euro)».
Invece, per garantire lo stesso livello di servizi dell'anno scorso sarebbero necessari almeno 2,2 milioni di euro. «E' l'incremento minimo, al netto dell'Iva», ha precisato Lancasteri, «occorrente ad Attiva, non per garantire gli obiettivi migliorativi, bensì per garantire a Pescara, nel corso di quest'anno, gli stessi servizi, in quantità e qualità, erogati nel 2010». Questi soldi servirebbero per confermare i contratti a 42 lavoratori interinali, considerati indispensabili per assicurare la pulizia delle strade. La stessa situazione era stata segnalata in precedenza dal direttore di Attiva Massimo Del Bianco.
Nei giorni scorsi, si è svolta una riunione in Comune tra l'assessore all'ambiente Isabella Del Trecco e i rappresentanti di Attiva. In quell'occasione, l'amministrazione avrebbe fatto presente la difficoltà a reperire altri fondi. Ieri, l'assessore al bilancio ha confermato che non sono previsti ulteriori stanziamenti. (a.ben.)
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