Sette liste e 63 candidati: scientifico Galilei al voto tra proposte e polemiche 

Tra i punti dei rispettivi programmi, armadietti gratuiti, aule studio,  podcast e orientamento universitario. Ma è lite sulla “Fidelity card”

PESCARA. Il liceo scientifico Galilei si prepara a scegliere i prossimi rappresentanti d’istituto e, in vista del 24 ottobre, giorno di votazioni, le 7 liste in gara per la rappresentanza si mobilitano, come da consuetudine, per esporre le loro proposte.
Centrale, nel programma di Opera Omnia «l’obiettivo di migliorare il modello Dada (didattica per ambienti di apprendimento ndc) che», dichiara il candidato Carlo D’Arcangelo «è stato adottato nella nostra scuola da quest'anno. Il problema», spiega D’Arcangelo, «è che le aule non sono fornite di attrezzature e, oltre a essere piccole, sono anche poche. Per non parlare della scelta di mettere gli armadietti a dieci euro. In una scuola pubblica per noi è del tutto insensato, dovrebbero essere gratis ma, soprattutto, disponibili per tutti. A livello di programma abbiamo inoltre deciso di fornire sconti agli studenti in cartolerie, bar e pizzerie vicino alla scuola, tutti ambienti inerenti alla vita studentesca». A candidarsi anche la lista Eureka. «Il fine ultimo della nostra lista», annuncia il candidato Ludovico Varvara, «è quello di risolvere i problemi della scuola così da rendere gli studenti fieri di far parte del liceo Galilei. È importante partire dai percorsi di orientamento universitario con la presenza di ex studenti, dal miglioramento del modello Dada con un punto di raccolta per gli oggetti smarriti, dall’introduzione di eventi, in collaborazione con altre scuole, così da conferire quel senso di appartenenza e di unità che manca ormai da tempo».
E il tema dell’università ricorre anche nella lista Ad Astra. «Proponiamo l’invito di professionisti», dichiara il candidato Davide Travisonni, «con l’aggiunta di corsi di preparazione per i vari Tolc. Ma il punto cardine», dichiara Travisonni, «è sicuramente la Fidelity Card, una carta che offre agli studenti sconti per la scuola guida e molto altro. Si tratta di qualcosa di innovativo perché con i fondi ottenuti riusciremo a finanziare iniziative all’interno della nostra scuola. A chi ci accusa di concedere sconti solo in caso di elezione dico che», conclude Travisonni, «qualsiasi punto della lista, secondo questo ragionamento, dovrebbe essere realizzato a prescindere da esse». A intervenire anche le liste Eureka e Nexus: «Chi ci accusa lo fa per strumentalizzare una nostra iniziativa che invece», dichiara Varvara (Eureka) «dovrebbe essere vista come modo per agevolare il nostro quotidiano».
E la candidata Claudia Lombardi (Nexus) aggiunge: «Si tratta di spese piccole che, prese tutte insieme, fanno la differenza». E pure la posizione di Acta Non Verba è chiara: «Offrire sconti è becero, è una bassezza fatta per comprare voti», dichiara il candidato Andrea Di Cintio, «noi invece ci siamo candidati per offrire dei valori così da lavorare sulla mentalità dei ragazzi, non per offrire festini e discoteche. Per questo motivo dedichiamo alle assemblee d’istituto un ruolo importante come occasione per migliorare e potenziare la nostra personalità, battendoci dunque per restituire potere decisionale al comitato studentesco, le cui proposte non vengono mai ascoltate».
Tra le iniziative di Nexus. l’introduzione di aule studio e «l’idea di avviare un podcast, in collaborazione con altre scuole, dove invitare ex studenti che hanno già vissuto l’esperienza universitaria. Incrementeremo anche lo sportello d’ascolto», dichiara Lombardi, «conosco tanti ragazzi che vivono realtà difficili, si tratta di studenti abbandonati a se stessi, il cui grido di aiuto non viene ascoltato dalla scuola. Noi invece ci saremo».
Il tema dell’inclusione rientra anche nella lista Utopia «per sensibilizzare gli studenti al razzismo e all’omofobia dal momento che», dichiara il candidato Houssam Birdaha, «vi sono dinamiche che non possiamo più evitare. Usano le mie origini marocchine per screditare l’intera lista, rivolgendomi insulti razzisti, questo non va bene e bisogna agire. Fondamentale», conclude Birdaha, «sarà anche l’educazione sessuale, come modo per sfatare i tabù della nostra generazione e offrire ai ragazzi transessuali la possibilità di sostituire il loro nome anagrafico con quello da loro scelto».
Il nome Utopia nasce dunque «dal desiderio di migliorare ogni aspetto della nostra scuola», spiega il candidato Edoardo Forcella, «a cominciare dai corsi pomeridiani da spostare in via Vespucci».
Si è appena formata la lista Stella Nuova: «Siamo i meno conosciuti, ma ci proviamo», commenta la candidata Elena Gualà, «tra i nostri progetti ci sono il potenziamento del tutoraggio e l’introduzione di una community whatsapp dove ricevere notizie importanti e foto degli oggetti smarriti che, con il sistema Dada, sono in notevole aumento. Puntiamo», conclude Gualà, «a obiettivi che siano concretamente realizzabili».
Le liste si preparano al dibattito previsto martedì 22, dalle 8.30 alle 10.30 nella sede di via Balilla e dalle 10.30 alle 12.30 in quella di via Vespucci.