Si schianta sugli scogli, salvo
Affonda con il motoscafo davanti al Trieste e riporta ferite lievi
PESCARA. Un motore che va in avaria, il mare che improvvisamente si alza e la barca che si schianta contro la scogliera e in dieci minuti affonda. E' la brutta avventura vissuta da un sessantenne che ieri pomeriggio era in mare da solo sul suo motoscafo.
A salvare l'uomo, che se l'è cavata con qualche escoriazione, sono stati due mezzi della Guardia costiera di Pescara.
L'allarme è arrivato intorno alle 16,40 al numero di emergenza della capitaneria di porto: al telefono c'era una persona che chiedeva aiuto perché la sua barca era in avaria al largo di Pescara.
Il motoscafo, hanno spiegato gli uomini della Guardia costiera, era oltre la scogliera, all'altezza dello stabilimento Trieste, quando il motore si è fermato e non ha più dato segni di vita. Nello stesso momento il mare, che già dalla mattina non era in condizioni ottimali, si è improvvisamente ingrossato.
La barca, a quel punto, si è ritrovata in balia delle onde senza che l'unico occupante a bordo potesse fare altro se non chiamare aiuto.
Prima ancora che la motovedetta della Capitaneria riuscisse a raggiungere il punto da cui era partito l'allarme, il motoscafo è andato a finire contro gli scogli. E ha cominciato a imbarcare acqua.
Il proprietario, per fortuna, non si è perso d'animo ed è riuscito a mettersi in salvo salendo sulla scogliera.
Ed è lì che la motovedetta della capitaneria lo ha trovato. La barca, intanto, è colata a picco in pochi minuti.
Per recuperare l'uomo è dovuto intervenire un secondo mezzo, un battello, che essendo più piccolo della motovedetta poteva avvicinarsi agli scogli senza rischiare di subire danni. In pochi minuti, la seconda barca è arrivata alla scogliera e l'uomo è stato trasportato a terra, all'interno del porto canale, dove ad aspettarlo c'era un'ambulanza del 118. Il proprietario del motoscafo se l'è cavata con qualche escoriazione e una buona dose di paura.
A salvare l'uomo, che se l'è cavata con qualche escoriazione, sono stati due mezzi della Guardia costiera di Pescara.
L'allarme è arrivato intorno alle 16,40 al numero di emergenza della capitaneria di porto: al telefono c'era una persona che chiedeva aiuto perché la sua barca era in avaria al largo di Pescara.
Il motoscafo, hanno spiegato gli uomini della Guardia costiera, era oltre la scogliera, all'altezza dello stabilimento Trieste, quando il motore si è fermato e non ha più dato segni di vita. Nello stesso momento il mare, che già dalla mattina non era in condizioni ottimali, si è improvvisamente ingrossato.
La barca, a quel punto, si è ritrovata in balia delle onde senza che l'unico occupante a bordo potesse fare altro se non chiamare aiuto.
Prima ancora che la motovedetta della Capitaneria riuscisse a raggiungere il punto da cui era partito l'allarme, il motoscafo è andato a finire contro gli scogli. E ha cominciato a imbarcare acqua.
Il proprietario, per fortuna, non si è perso d'animo ed è riuscito a mettersi in salvo salendo sulla scogliera.
Ed è lì che la motovedetta della capitaneria lo ha trovato. La barca, intanto, è colata a picco in pochi minuti.
Per recuperare l'uomo è dovuto intervenire un secondo mezzo, un battello, che essendo più piccolo della motovedetta poteva avvicinarsi agli scogli senza rischiare di subire danni. In pochi minuti, la seconda barca è arrivata alla scogliera e l'uomo è stato trasportato a terra, all'interno del porto canale, dove ad aspettarlo c'era un'ambulanza del 118. Il proprietario del motoscafo se l'è cavata con qualche escoriazione e una buona dose di paura.
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