La protesta dei lavoratori davanti allo stabilimento Brioni di Penne

PENNE

Sit-in contro i tagli, sciopero paralizza la Brioni per due giorni / VIDEO

Oggi e domani i lavoratori incrociano le braccia per protestare contro la decisione dell'azienda di accelerare la chiusura dei reparti di maglieria e camiceria

PENNE. Prima delle due giornate di sciopero, oggi, allo stabilimento Brioni Roman Style di Penne. Come annunciato ieri dai sindacati i lavoratori incrociano le braccia per protestare contro la decisione dell'azienda di accelerare la chiusura dei reparti di maglieria e camiceria. Questa mattina sit in dinanzi all'azienda e protesta sulle strisce pedonali dei lavoratori.

Come ha spiegato Achille La Guardia della Rsu Cgil "Purtroppo la paura è grande per quello che sarà il futuro. Negli stabilimenti è diventato davvero difficile andare avanti. È quasi insostenibile alla luce delle ultime decisioni prese dall'azienda e anche per le ultime prese di posizione sull'orario con doppio turno Covid, che noi non avevamo accettato e che l'azienda, nonostante tutto, ha attuato, giustificandole con il Covid e che secondo noi invece porterebbero a ulteriori inefficienze produttive, che potrebbero portare e causare ulteriori esuberi così come è stato in passato. Non abbiamo paura di lavorare, ma abbiamo paura di lavorare in maniera inefficiente e lavorando a doppio turno la nostra paura è grande. Molte persone stanno fuggendo dall'azienda. Non sono uscite volontarie, ma fughe vere e proprie. Oggi l'area vestina - conclude La Guardia - però non può permettersi tutto questo".

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Penne: protesta sulle strisce, gli attraversamenti pedonali dei lavoratori della Brioni
Oggi e domani i lavoratori scioperano per protestare contro i tagli previsti dall'azienda (video di Francesco Bellante)

Secondo i sindacati, starebbe passando l'idea che per raggiungere in tempi brevi l’obiettivo di tagliare 321 posti di lavoro (quelli previsti nel piano industriale presentato al Mise ad aprile scorso dai vertici Brioni) debbano lasciare quanto prima i lavoratori dei reparti di maglieria e camiceria, indotti a decidere di abbandonare il posto di lavoro per accedere all’incentivo, a fronte dell’incertezza del futuro lavorativo.