Sito di Bussi, gara per la bonifica
Disponibili 50 milioni per l’appalto. Lagatta critica il Pd sull’azzeramento di Goio
BUSSI. Lo aveva annunciato nella conferenza dei servizi del 30 ottobre scorso e ha mantenuto la sua parola: è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 dicembre scorso il bando di gara per la bonifica delle aree esterne del sito Solvay stilato dal commissario Adriano Goio. Parte la gara d’appalto per utilizzare i 50 milioni di euro disponibili. Un «evento» che dà lo spunto al sindaco Salvatore Lagatta per dire cosa pensa davvero sull’emendamento Pd, passato alla Camera, per l’esonero di Goio. «Quella del bando», spiega, «è una notizia che non ci coglie di sorpresa perché era stata anticipata. Non si capisce l’utilità di un emendamento proposto per dare velocità all’attività commissariale visto che il bando di gara era già pronto». Per Lagatta, la verità risiede altrove «e non sfugge ai cittadini. Nella conferenza dei servizi del 30 ottobre, commissario e sindaco», precisa, «nel prendere atto che l’accordo di programma non poteva essere sottoscritto per l’assenza di Regione e ministero, avevano avanzato l’ipotesi di partire con la bonifica a danno del proprietario, possibilità però bocciata dalla Solvay. Di lì a poco, viene fuori un emendamento che punta ad azzerare Goio. Cosa dobbiamo pensare alla luce di quanto è stato fatto? Forse che c’è in atto un’altra trattativa che qualcuno sta facendo a nome e per conto di chi e con quale veste, ma soprattutto senza raccordarsi con le istituzioni e renderne conto ai cittadini. Un’attività parossistica atta a demolire un percorso volto a dare a Bussi la soluzione al problema inquinamento e reindustrializzazione. Il tutto condito da falsità enormi: dire “abbiamo lavorato giorno e notte per dare una soluzione al problema di Bussi” (con riferimento al parlamentare Pd Antonio Castricone, ndc) è ridicolo e irrispettoso dei bussesi». Il sindaco ricorda le tappe del percorso del suo lavoro: a settembre 2013, avviso di manifestazione di interesse di nuovi investitori; dicembre istruttoria di selezione delle istanze; aprile 2014 delibera sui criteri di scelta dei concorrenti (mantenimento degli attuali impianti più nuovo investimento); novembre 2014 conferenza servizi per arretramento Sin; febbraio 2015 approvazione della conferenza dei servizi al ministero del Piano di caratterizzazione; giugno 2015 approvazione in Regione del progetto di bonifica e messa in sicurezza delle aree del sito Solvay; luglio 2015 il consiglio comunale individua nella Uniholding Filippi il nuovo investitore. «Confidiamo in Giovanni Lolli», conclude Lagatta, «per la firma all’accordo di programma».
Walter Teti
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