Smog, picchi in viale Bovio e via Sacco
Cresce l'inquinamento in città e nell'area metropolitana: limiti superati un giorno su tre
PESCARA. Cresce l'inquinamento a Pescara, con picchi in viale Bovio e via Sacco, a Montesilvano, Spoltore e Città Sant'Angelo. In base ai dati dell'Arta elaborati dall'associazione Sos inquinamenti, i residenti di Pescara e dell'area metropolitana continuano a respirare aria sporca. E non è una novità visto che, secondo i dati dell'Agenzia europea per l'ambiente, dal 2004 e al 2008, Pescara si è classificata al diciassettesimo posto tra le città più inquinate d'Europa, dopo Milano e prima di Napoli: «Purtroppo», dice Enzo Stellabotte di Sos inquinamento, «i dati del 2009 sono uguali a quelli del 2008 e nel 2010 la situazione è peggiorata ancora. A oggi, niente è cambiato: l'aria di Pescara e dell'area metropolitana è sempre la stessa, aria sporca».
SUPERAMENTI. Proiettando i dati dell'Arta nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre prossimi, emerge che anche il 2011 è un anno nero per lo smog: nel 2010, in viale Bovio, il limite massimo delle polveri sottili fissato a 50 nanogrammi per metro cubo è stato superato 55 volte, venti più del consentito, con una media mensile di 4,5 superamenti. Nel 2011 la media mensile dei superamenti in viale Bovio sale a 5,3. In via Sacco, dai 4,9 superamenti mensili del 2010, si passa a 5,1. I dati dicono che via Firenze respira: dai 52 superamenti del 2009 e dai 44 del 2010, si passa ad appena 9. «Ma non è l'aria a essere migliorata», spiega Stellabotte, «forse, il rilevatore dell'Arta non ha funzionato. Capita».
SPOLTORE. L'inquinamento sale anche nell'area metropolitana con un picco allarmante a Spoltore: sono stati 117 i superamenti del 2010 con una media mensile di 9,7 cresciuti, oggi, a 10,8. Significa che, a Spoltore, in un giorno su tre si respira una brutta aria: «Aria di qualità pessima», secondo l'Arta. A Montesilvano, si passa da una media di 1,8 superamenti al mese a 2,3; a Città Sant'Angelo da 0,8 a 2.
200 MILA AUTO. Secondo i dati dell'associazione Sos inquinamento, fondata dall'ematologo Glauco Torlontano e dall'imprenditore Gilberto Ferri, Pescara è un crocevia di veicoli: ogni giorno, entrano da Montesilvano 34 mila auto, altre 20 mila da Francavilla, 69 mila da Spoltore e di queste ultime 10 mila passano in via del Circuito. «Il tutto», riporta il Libro bianco di Torlontano, «con un movimento giornaliero di 130 mila auto a cui vanno aggiunti i veicoli dei residenti: 70 mila automobili e 30 mila moto».
POCHI PARCHEGGI. Il documento evidenzia l'assenza di parcheggi: «Il rapporto tra parcheggi disponibili oggi (circa 14 mila) e auto in ingresso (circa 130 mila) è di 1 a 9 mentre per soddisfare i bisogni dovrebbe essere di 1 a 4. L'eccessiva presenza di autovetture provoca una congestione del traffico con forte aumento dell'inquinamento». Secondo Stellabotte, il primo passo è creare parcheggi a pagamento ma a prezzi diversificati: «Parcheggi in centro a prezzo alto, parcheggi in periferia a prezzo basso. Ovviamente», dice, «è essenziale collegare i parcheggi al centro di Pescara con i mezzi pubblici».
SENSI UNICI. E il cambio dei sensi unici nella zona del centro, ideato dall'assessore Berardino Fiorilli, può bastare a invertire la rotta? Troppo presto per giudicare, dice Gaetano Silvestre, dirigente dell'unità operativa di Fisiopatologia respiratoria pediatrica che studia i legami tra smog e malattie dei bambini. Negli ultimi cinque anni, Silvestre ha constatato «un costante incremento delle malattie respiratorie» causato dallo smog: «Anche a Pescara», spiega, «è presente un costante aumento di asma, rinite e dermatite atopica, espressione del progressivo incremento dell'inquinamento ambientale che influenza e condiziona la fisiologia e la patologia dell'apparato respiratorio. Comunque, se il numero di auto è sempre lo stesso ma cambia soltanto la direzione», spiega Silvestre, «è necessaria per forza una prova empirica per testare l'efficacia dei provvedimenti. Certo è che non basta pensare soltanto al centro della città: serve una riforma che prenda in considerazione anche l'area metropolitana».
RIVIERA CHIUSA. Secondo Sos inquinamento, per abbassare lo smog, è necessario «chiudere al traffico per tutto l'anno, ogni domenica dalle 7 alle 20, l'intera riviera di Pescara», «lavare le strade», «regolare in modo intelligente i semafori e monitorare le rotatorie», «realizzare sensi unici e corsie preferenziali per i bus», «posizionare meglio i contenitori dei rifiuti per rubare meno spazio possibile ai parcheggi», «incremento delle aree verdi con utilizzo di alberi opportunamente selezionati per la più adatta funzione di filtro e depurazione naturale».
SUPERAMENTI. Proiettando i dati dell'Arta nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre prossimi, emerge che anche il 2011 è un anno nero per lo smog: nel 2010, in viale Bovio, il limite massimo delle polveri sottili fissato a 50 nanogrammi per metro cubo è stato superato 55 volte, venti più del consentito, con una media mensile di 4,5 superamenti. Nel 2011 la media mensile dei superamenti in viale Bovio sale a 5,3. In via Sacco, dai 4,9 superamenti mensili del 2010, si passa a 5,1. I dati dicono che via Firenze respira: dai 52 superamenti del 2009 e dai 44 del 2010, si passa ad appena 9. «Ma non è l'aria a essere migliorata», spiega Stellabotte, «forse, il rilevatore dell'Arta non ha funzionato. Capita».
SPOLTORE. L'inquinamento sale anche nell'area metropolitana con un picco allarmante a Spoltore: sono stati 117 i superamenti del 2010 con una media mensile di 9,7 cresciuti, oggi, a 10,8. Significa che, a Spoltore, in un giorno su tre si respira una brutta aria: «Aria di qualità pessima», secondo l'Arta. A Montesilvano, si passa da una media di 1,8 superamenti al mese a 2,3; a Città Sant'Angelo da 0,8 a 2.
200 MILA AUTO. Secondo i dati dell'associazione Sos inquinamento, fondata dall'ematologo Glauco Torlontano e dall'imprenditore Gilberto Ferri, Pescara è un crocevia di veicoli: ogni giorno, entrano da Montesilvano 34 mila auto, altre 20 mila da Francavilla, 69 mila da Spoltore e di queste ultime 10 mila passano in via del Circuito. «Il tutto», riporta il Libro bianco di Torlontano, «con un movimento giornaliero di 130 mila auto a cui vanno aggiunti i veicoli dei residenti: 70 mila automobili e 30 mila moto».
POCHI PARCHEGGI. Il documento evidenzia l'assenza di parcheggi: «Il rapporto tra parcheggi disponibili oggi (circa 14 mila) e auto in ingresso (circa 130 mila) è di 1 a 9 mentre per soddisfare i bisogni dovrebbe essere di 1 a 4. L'eccessiva presenza di autovetture provoca una congestione del traffico con forte aumento dell'inquinamento». Secondo Stellabotte, il primo passo è creare parcheggi a pagamento ma a prezzi diversificati: «Parcheggi in centro a prezzo alto, parcheggi in periferia a prezzo basso. Ovviamente», dice, «è essenziale collegare i parcheggi al centro di Pescara con i mezzi pubblici».
SENSI UNICI. E il cambio dei sensi unici nella zona del centro, ideato dall'assessore Berardino Fiorilli, può bastare a invertire la rotta? Troppo presto per giudicare, dice Gaetano Silvestre, dirigente dell'unità operativa di Fisiopatologia respiratoria pediatrica che studia i legami tra smog e malattie dei bambini. Negli ultimi cinque anni, Silvestre ha constatato «un costante incremento delle malattie respiratorie» causato dallo smog: «Anche a Pescara», spiega, «è presente un costante aumento di asma, rinite e dermatite atopica, espressione del progressivo incremento dell'inquinamento ambientale che influenza e condiziona la fisiologia e la patologia dell'apparato respiratorio. Comunque, se il numero di auto è sempre lo stesso ma cambia soltanto la direzione», spiega Silvestre, «è necessaria per forza una prova empirica per testare l'efficacia dei provvedimenti. Certo è che non basta pensare soltanto al centro della città: serve una riforma che prenda in considerazione anche l'area metropolitana».
RIVIERA CHIUSA. Secondo Sos inquinamento, per abbassare lo smog, è necessario «chiudere al traffico per tutto l'anno, ogni domenica dalle 7 alle 20, l'intera riviera di Pescara», «lavare le strade», «regolare in modo intelligente i semafori e monitorare le rotatorie», «realizzare sensi unici e corsie preferenziali per i bus», «posizionare meglio i contenitori dei rifiuti per rubare meno spazio possibile ai parcheggi», «incremento delle aree verdi con utilizzo di alberi opportunamente selezionati per la più adatta funzione di filtro e depurazione naturale».
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