Smog, primo giovedì ecologico a Pescaraincidenti e traffico in tilt e commercianti furiosi

Confcommercio al Comune: giornata di lavoro persa. L’amministrazione: ci aspettavamo solidarietà

PESCARA. «Mascia e Fiorilli nemici del commercio» si inalberano i negozianti. E il Comune: «Ci saremmo aspettati solidarietà e collaborazione». E' appena trascorsa la terza ora del giovedì ecologico quando il rapporto tra il Comune e i commercianti si incrina.

Da una parte la scelta del Comune di sospendere il traffico per cinque ore di giovedì e dall'altra i nervi saltati dei commercianti per una scelta «scellerata», come dicono: «Combattere lo smog in un giorno festivo».

Il primo giovedì ecologico promosso dall'assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli è iniziato poco dopo l'apertura delle scuole e degli uffici: alle 9 sono state disposte le transenne, 70 vigili urbani sono scesi in strada, 20 volontari li hanno spalleggiati mentre la città ha iniziato ad animarsi di pedoni e di biciclette, di automobilisti smarriti e di quelli inferociti scesi dai Colli: code, tamponamenti e caos.

L'assessore Fiorilli è soddisfatto: «Aspettiamo i dati dell'Arta per verificare l'esito della giornata sull'inquinamento. Ci sono strade in cui la chiusura ha funzionato a perfezione e anche punti deboli dove devremo potenziare la segnaletica e le transenne. Il giovedì ecologico non è nato da un capriccio dell'amministrazione ma da una necessità: la tutela della salute che richiede l'impegno e il sacrificio di tutti e soprattutto da quegli operatori che negli incontri con noi hanno lamentato lo smog e il traffico e da cui ci saremmo aspettati solidarietà».

Ma è nelle stesse ore in cui va in scena la nuova Pescara ecologica, fino ai confini di Montesilvano e Francavilla, che alcuni commercianti si incontrano nella sede di Confcommercio per dire: «Il problema delle micropolveri potrebbe essere definitivamente risolto se solo si provvedesse una volta per tutte a realizzare parcheggi in grado di accogliere le tante auto costrette a girare a vuoto».

Una nota dura che arriva a individuare nell'inerzia del Comune la responsabilità dell'inquinamento: «E' la stessa amministrazione», dice Confcommercio, «ad essere responsabile del superamento dei limiti». Commercianti furiosi per «aver perso una giornata di lavoro» e automobilisti innervositi arrivando dall'unica zona, insieme a San Donato, dove si poteva circolare: i Colli. Code scendendo da via del Santuario, da via Leonardo da Vinci e in via Caravaggio: un imbuto di macchine, un frastuono di clacson, un nervosismo che ha portato a tamponamenti.

E' trascorso così il primo giovedì ecologico, un preludio al prossimo in programma il 29 marzo e alla mattinata senz'auto del 5 aprile: il silenzio in centro dove, chi ha potuto, ha scelto i mezzi pubblici, la bicicletta o è andato a piedi e il fracasso dei Colli, con le auto incolonnate e i finestrini abbassati per inveire. Pur di oltrepassare le transenne, come ha spiegato l'assessore Fiorilli, qualcuno ha anche finto di non essere di Pescara per essere smentito, poi, dall'esibizione del documento, mentre dalla polizia municipale è arrivata la segnalazione di qualche difficoltà registrata in via Cadorna, transitabile, a causa di un cantiere che ha determinato un restringimento della carreggiata. Adesso, si replica il 29 e l'amministrazione avverte cittadini e commercianti: «Lasciate l'auto a casa. La chiusura del traffico non è certo una giornata persa per il commercio».

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