Spacciatori e rifiuti Stella Maris nel degrado
Nel 2007 sono stati spesi più di 800 mila euro per la ristrutturazione L’ex colonia marina da due anni viene usata solo come parcheggio d’estate
MONTESILVANO. Una discarica composta da mobili d’arredo e buste dell’immondizia, diversi vetri delle finestre rotte, erbacce e verde incolto e una desolante palma ammazzata dal punteruolo rosso. Questa la condizione nella quale versa l’ex colonia marina Stella Maris, situata sul lungomare, subito dopo la rotatoria di via Marinelli, che da due anni la Provincia di Pescara (che è proprietaria della struttura) lascia utilizzare a bagnanti e turisti come parcheggio. All’interno dell’edificio a forma di aeroplano, bivaccano e quasi sicuramente dormono i senza tetto, ma transitano da queste parti anche spacciatori che trovano campo libero soprattutto nelle ore notturne, durante le quali sono presenti anche le prostitute. Gli ultimi interventi sulla struttura vennero realizzati cinque anni fa, nel 2007, quando ci furono i lavori di ristrutturazione e restauro dell’ex colonia marina Stella Maris che costarono alle casse provinciali più di 800 mila euro, 807.798,56 euro per la precisione. Vennero installati nuovi infissi e venne rimessa a nuovo tutta la parte esterna. Internamente furono realizzati gli impianti nuovi: idraulico, elettrico e di riscaldamento.
Attualmente entrando si notano un parcheggio selvaggio, nel senso che non è regolato in alcun modo e si lascia l’auto in sosta dove capita, un degrado generale e diffuso che si manifesta con le numerose buste di immondizia lasciate un po’ ovunque, un discreto numero di mobili d’ufficio abbandonati, una palma morta e un pino tutto ripiegato su se stesso che ormai tocca terra. A tutto questo si aggiungono pentole, tegami ed escrementi. Sul fronte strada è anche rimasta a metà la costruzione della nuova edicola, che resta malinconicamente avvolta dalla classica rete arancione forata dei cantieri. In sostanza si sta deteriorando un edificio pubblico sul quale sono stati spesi diversi milioni di euro negli anni. Una situazione di degrado nota anche al presidente della Provincia Guerino Testa: «L’ultimo bando da sei milioni di euro con il project financing andò deserto, subito dopo Ferragosto cercheremo di trovare una soluzione definitiva, anche grazie alle idee e alle proposte del mondo esterno che noi siamo pronti a recepire. Nel frattempo cercheremo di ridare dignità all’area esterna creando un polo di aggregazione, si potrebbe realizzare anche una piazza». Fa una provocazione il sindaco Attilio Di Mattia: «Io venderei palazzo Baldoni e farei la sede del Comune alla Stella Maris della quale sento parlare da quando sono nato. Con Testa stiamo ragionando e si potrebbe inserire la struttura in Palacongressi spa, in modo che i due enti possano gestire insieme la situazione con una maggiore liquidità».
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