PESCARA
Spiagge libere, niente bagni fino al 13 giugno
Gli arenili già presi d’assalto, ma sono in arrivo cartelli del Comune per avvisare i cittadini che mancano i controlli in acqua
PESCARA. Da lunedì, le spiagge libere saranno fruibili ufficialmente anche se già da alcuni giorni si sono riempite di persone. Ma per fare i bagni bisognerà attendere il 13 giugno. Fino a quel giorno non ci saranno addetti al salvataggio. Per questo motivo, il Comune installerà nelle prossime ore dei cartelli per avvisare i bagnanti della mancanza di controlli in mare. Lo ha rivelato ieri il dirigente al Demanio del Comune Gaetano Silverii, durante la sua audizione online in commissione Vigilanza, presieduta da Piero Giampietro. Era collegato in videoconferenza anche il responsabile dell’Arci Antonio Tiberio.
Durante la seduta si è parlato delle spiagge libere e il modo in cui dovranno essere gestite quest’anno per l’emergenza coronavirus. Il dirigente ha confermato la riapertura al pubblico lunedì primo giugno, però ha avvertito che, pur non essendoci espliciti divieti, si inviteranno i cittadini, per la loro incolumità, ad evitare di fare i bagni in mare fino al 13 giugno, ossia il giorno in cui il Comune dovrebbe attivare il servizio di sorveglianza e di salvamento sulle spiagge libere.
Tuttavia, secondo il centrosinistra, l’amministrazione comunale sarebbe fortemente in ritardo quest’anno per assicurare i servizi sulle spiagge libere in vista della loro riapertura. Lo ha sottolineato lo stesso presidente della commissione, nonché consigliere Pd, Piero Giampietro.
«Passare dalla teoria alla pratica è sempre complicato», ha affermato, «e, al di là della propaganda, emerge che purtroppo ci saranno spiagge libere pescaresi off limits perché il gestore viene individuato in ritardo e tutte resteranno senza servizio di salvamento per almeno un paio di settimane». Tra l’altro, non sarebbe stato ancora affidato l’incarico quest’anno alle cooperative che dovranno gestire le spiagge libere. In proposito, proprio ieri durante i lavori della commissione è emerso che quest’anno dovrebbe essere soltanto Movimentazioni a gestirle, perché la coop Eta Beta si sarebbe tirata indietro.
«Tra Regione e Comune», ha fatto notare Giampietro, «sono stati accumulati ritardi che imporranno una riapertura ritardata rispetto agli annunci. Dopo i ritardi sul fronte campi estivi, ora questo nuovo ritardo mette in evidenza ancora una volta le incertezze della giunta comunale sulle quali va fatta chiarezza».
«Ci auguriamo», ha aggiunto, «che il ritardo venga recuperato e si possa dare ai pescaresi spiagge libere fruibili ben prima del 13 giugno». Decisamente più ottimista è apparso il presidente della Sib, l’associazione dei balneatori della Confcommercio, Riccardo Padovano. «I cittadini che si recheranno sulle spiagge libere potranno stare tranquilli», ha fatto presente, «perché queste saranno comunque controllate dai bagnini degli stabilimenti confinanti».
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