Spoltore, in 3 truffano un anzianopreso il rom che faceva da palo
Finti operai fuggono con ori e contanti da una casa in contrada Bucciarelli di Spoltore
PESCARA. Stava facendo il palo in contrada Bucciarelli di Spoltore, mentre altri tre complici che si fingevano operai dell'Enel rovistavano in casa di un anziano a caccia di soldi e oro. Ma in quel momento, erano quasi le 17 di due giorni fa, sono arrivati i carabinieri che l'hanno arrestato.
In manette, per il reato di furto aggravato in concorso, è finito Umberto Bevilacqua, 28 anni di Pescara.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, però, Bevilacqua, avvistato da alcuni residenti che si erano insospettivi, suonando il clacson dell'auto e urlando è riuscito a dare il segnale ai complici che sono scappati nelle campagne circostanti. Anche il palo, a sua volta, dopo aver abbandonato l'auto, ha tentato di dileguarsi ma è stato bloccato, dopo poche centinaia di metri, dai carabinieri di Spoltore.
L'autovettura utilizzata dai malviventi è stata sottoposta a sequestro e l'arrestato è stato portato nel carcere di Pescara. Ora, gli accertamenti si spostano sui tre complici di cui, finora, non c'è traccia.
Sulle truffe agli anziani, che a Pescara continuano a verificarsi, gli investigatori consigliano di non aprire la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un'uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificare sempre con una telefonata da quale servizio siano stati mandati gli operai che bussano alla porta e per quali motivi. Se non si ricevono rassicurazioni, non aprire per nessun motivo. Ricordare che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Dopo prelievi in banca o uffici postali, si consiglia agli anziani di farsi accompagnare e comunque di non fermarsi mai per strada per dare ascolto a chi chiede di poter controllare i soldi o il libretto della pensione.
In manette, per il reato di furto aggravato in concorso, è finito Umberto Bevilacqua, 28 anni di Pescara.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, però, Bevilacqua, avvistato da alcuni residenti che si erano insospettivi, suonando il clacson dell'auto e urlando è riuscito a dare il segnale ai complici che sono scappati nelle campagne circostanti. Anche il palo, a sua volta, dopo aver abbandonato l'auto, ha tentato di dileguarsi ma è stato bloccato, dopo poche centinaia di metri, dai carabinieri di Spoltore.
L'autovettura utilizzata dai malviventi è stata sottoposta a sequestro e l'arrestato è stato portato nel carcere di Pescara. Ora, gli accertamenti si spostano sui tre complici di cui, finora, non c'è traccia.
Sulle truffe agli anziani, che a Pescara continuano a verificarsi, gli investigatori consigliano di non aprire la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un'uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificare sempre con una telefonata da quale servizio siano stati mandati gli operai che bussano alla porta e per quali motivi. Se non si ricevono rassicurazioni, non aprire per nessun motivo. Ricordare che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Dopo prelievi in banca o uffici postali, si consiglia agli anziani di farsi accompagnare e comunque di non fermarsi mai per strada per dare ascolto a chi chiede di poter controllare i soldi o il libretto della pensione.