Stella Maris verso l’affidamento dei lavori 

Scade il 30 settembre l’indagine di mercato per individuare gli operatori economici da invitare al bando per il cantiere

MONTESILVANO. Nuovo passo avanti verso la riqualificazione e il rilancio della Stella Maris di Montesilvano. Dopo l’affidamento dell’ex colonia sul lungomare ottenuto dalla Provincia, l’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara è pronta per affidare i lavori di rifunzionalizzazione della struttura. È stata pubblicata questa settimana l’indagine di mercato - con scadenza al 30 settembre- per individuare operatori economici da invitare alla procedura negoziata che porterà, a breve, all’affidamento del cantiere nell’edificio fascista a forma di aeroplano. L’appalto, per un importo complessivo di circa 2,5 milioni di euro, prevede un cronoprogramma di circa 10 mesi per la realizzazione di tutti gli interventi interni ed esterni, e poi non più di sei mesi per il collaudo.
Se tutto andrà come previsto, dunque, entro l’estate del 2026 l’aeroplano di Montesilvano tornerà a volare, ospitando studenti, ricercatori ma anche turisti e residenti, grazie alle attività previste. Come si legge nella relazione tecnica e come già anticipato quasi un anno fa, in occasione del passaggio di consegne tra la Provincia e l’Ateneo, «la vocazione pubblica dell’edificio sarà confermata dal presente progetto ancor più prevedendo delle utilizzazioni maggiormente aperte a una fruizione più ampia da parte della cittadinanza. Stella Maris diventerà un polo di studio e di informazione circa le tematiche degli ambienti marini; al suo interno si svolgerà ricerca, si terranno seminari, ci si potrà immergere attraverso la realtà virtuale avanzata in ambienti marini altrimenti non raggiungibili, ci sarà residenzialità e ospitalità».
Nello specifico: il piano terra sarà destinato all’accoglienza, alla distribuzione e alla caffetteria; il piano primo ospiterà alcune sale espositive e delle aule per corsi master e seminari; il secondo piano secondo conserverà la vocazione di ospitalità con uffici, sala relax, foresteria per studenti (13 posti letto) e foresteria per docenti esterni (7 posti letto); il piano copertura avrà un ampio spazio pluriuso con accesso diretto alle terrazze sulle ali.
«Il programma funzionale proposto ha un uso prettamente pubblico, nel piano terra e parte del piano primo», prosegue l’Università d'Annunzio nella relazione allegata all’avviso, «che via via salendo si “privatizza” fino ad arrivare alle stanze della foresteria».
Quanto agli interventi, i lavori avranno come obiettivo il completamento di quelli già avviati e parzialmente conclusi con i precedenti interventi promossi dalla Provincia. A questi, verranno affiancati alcuni interventi strutturali per migliorare le prestazioni statiche e sismiche dell’edificio e verranno modificate internamente alcune partizioni in cartongesso. Si completeranno, poi, gli impianti tecnologici e tutte le finiture interne ad oggi mancanti, tra cui impianti, sanitari, porte, infissi. Sulle facciate esterne si procederà con lavori di manutenzione ordinaria, provvedendo alla riparazione delle parti ammalorate di porzioni di intonaco, oltre che al ripristino delle soglie e/o copertine in travertino, al riposizionamento dei discendenti mancanti e ritinteggiando. Si realizzeranno le reti di smaltimento delle acque reflue (bianche e nere) ad oggi del tutto mancanti e all’allaccio idrico. Si provvederà, infine, alla sistemazione dell’area esterna attraverso la creazione di un “giardino dunale” volto al recupero del rapporto dell’edificio con il mare.