Stop ai libri scolastici gratis mancano i fondi regionali
La Lista Teodoro chiede al presidente D’Alfonso di sbloccare i contributi «Centinaia di famiglie non possono acquistare i testi perché non hanno soldi»
PESCARA. Quest’anno, oltre 1.200 famiglie con bassi redditi rischiano di non poter acquistare i libri scolastici per i loro figli. I fondi che l’amministrazione regionale eroga ogni anno al Comune non sono ancora arrivati e le lezioni sono già cominciate.
Il Centro si era già occupato di questo problema all’inizio di agosto, segnalando la decisione del Comune di non procedere quest’anno alla fornitura gratuita dei libri di scuole medie e superiori, garantendo solo rimborsi a piè di lista, ossia dopo l’acquisto effettuato dalle famiglie. Ma ieri i consiglieri della Lista Teodoro Piernicola Teodoro e Massimiliano Pignoli hanno illustrato agli organi di informazione una situazione ancora più grave. In pratica, la Regione non avrebbe ancora erogato i fondi al Comune stanziati ogni anno per aiutare le famiglie in difficoltà, ossia circa 185mila euro. E le conseguenze si sono già fatte sentire. Secondo la Lista Teodoro, centinaia di famiglie starebbero mandando i propri figli a scuola senza libri di testo.
Per questo i due consiglieri hanno deciso di inviare una lettera al presidente della Regione Luciano D’Alfonso e all’assessore regionale all’istruzione e alle politiche sociali Marinella Sclocco per sollecitare l’erogazione dei fondi bloccati. «Vi portiamo a conoscenza», hanno scritto Teodoro e Pignoli, «del disagio che stanno vivendo centinaia di famiglie pescaresi che sono in gravissima difficoltà per l’acquisto dei libri di testo di medie e superiori per l’anno scolastico 2015-2016. La Regione destinava ogni anno circa 185mila euro che, unitamente alle risorse comunali, riuscivano a soddisfare le esigenze di migliaia di alunni, le cui famiglie non erano nella condizione di acquistare i libri a causa della crisi». Secondo gli esponenti della Lista Teodoro, circa un migliaio sarebbero le famiglie che devono ricevere il rimborso totale e circa 500 le famiglie, con redditi Isee superiori a 6mila euro l’anno, che dovrebbero usufruire di quello parziale. In base a un loro calcolo il totale degli studenti interessati alle due tipologie di rimborso sarebbe pari al 30-40 per cento della popolazione scolastica pescarese.
Alcune famiglie hanno ovviato al problema facendosi prestare da parenti e amici la somma necessaria per acquistare i libri ai loro figli. Altre si sarebbero rivolte alla Caritas e altre ancora non li avrebbero proprio comprati.
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