«Stop alla città dei disastri»

D'Amario: farò ripartire porto, depuratore e caserma

FRANCAVILLA. La sfida personale ai potenti del Pdl, dal senatore Quagliariello al candidato sindaco appoggiato da Roma Carlo De Felice, l'ha vinta già comportandosi da ribelle: uno a zero per Daniele D'Amario, 4.663 voti al primo turno (31,33 per cento). L'impresa all'orizzonte è farsi eleggere sindaco di Francavilla e riconsegnarla al centrodestra. Con una certezza: «L'ex sindaco Angelucci non farà l'assessore».

Perché un cittadino di Francavilla dovrebbe votare per lei e non per Antonio Luciani?
Ritengo di avere la giusta esperienza. La mia è una squadra coesa che permette governabilità con un mix di esperienza ed entusisamo dei giovani: se vincerò, tra i primi dieci eletti, cinque saranno alla prima esperienza. Luciani? In caso di vittoria, il Pd eleggerà cinque consiglieri: gli stessi che hanno creato disastri a Francavilla negli ultimi tre anni.

Al voto senza apparentamenti ufficiali. Perché?
Ho iniziato questa avventura da solo e continuo così. Firmare un apparentamento avrebbe significato sacrifare persone che mi sono state vicine fin dalla prima ora a favore di altri. Invece, è giusto tenere fede alla parola data anche se lancio un appello agli altri elettori del centrodestra, quelli del Pdl ormai orfani del proprio candidato.

Finora il grande sconfitto è Carlo De Felice, candidato del Pdl che ha avuto al suo fianco i big del centrodestra e lo stato maggiore abruzzese del partito. Il Pdl ne esce con le ossa rotta da questa divisione?
Il Pdl ha capito di aver fatto un errore sulla scelta del candidato. Ma l'errore è stato più nazionale che locale: oggi il partito mi appoggia incondizionatamente e, in giro per Francavilla, ci sono manifesti con su scritto che il Pdl sta con D'Amario. Il Pdl ha capito che deve puntare su un candidato espressione del territorio e non su un nome imposto da Roma. Comunque, De Felice rappresente il passato.

Ma, secondo lei, De Felice per chi voterà?
Non lo so, magari dovrebbe chiederlo a lui. Io non ne ho la più pallida idea e non mi interessa saperlo: dopo il primo turno non ci siamo nemmeno sentiti. Di Quinzio? Personaggio estroso, non so per chi voterà.

Lei è assessore provinciale a Chieti. Se diventerà sindaco, lascerà l'incarico da assessore o manterrà tutte e due le poltrone?
Non lo so, l'importante è diventare sindaco, poi, farò la mia scelta. Ma una cosa è certa: se dovessi lasciare l'assessorato in Provincia, mi batterò perché il posto vada a un altro esponente di Francavilla. Se non ci sarò più io, nominato dopo un 43,3 per cento dei voti, la percentuale più alta in Italia, un altro dovrà difendere le istanze dei francavillesi.

Francavilla, città turistica per tre mesi all'anno, si trascina problemi di bilancio e un tasso crescente di microcriminalità legato alla presenza delle prostitute negli appartamenti sfitti e allo spaccio di droga. Cosa ne pensa?
Nessuna paura di impegnarmi, sono motivato dall'amore che ho per la città. I problemi vanno affontati e risolti una volta per tutte.

Per lei, quali sono le emergenze di Francavilla?
Francavilla ha bisogno di un massiccio internvento di manutenzione ordinaria perché negli ultimi tre anni è stata completamente tralasciata. Francavilla non ha bisogno di opere faraoniche: è una bella città che va curata, a cominciare dai marciapiedi, dal verde e dalle aiuole. Un altro problema è la prostituzione che, anche se non si vede, esiste: bisognerà fare un controlllo sui contratti d'affitto per colpire chi lucra e aumentare la presenza delle forze dell'ordine costruendo la tenenza dei carabinieri.

Oggi il porto di Francavilla è un monumento al degrado. Se vincerà lo smantellerà o farà proseguire i lavori?
Non è un porto ma un approdo per la piccola pesca: innanzitutto, dovremo capire perché è ancora bloccato e perché il Comune non ha fatto un'istanza di dissequestro visto che l'Arta ha fugato ogni dubbio sul presunto inquinamento. Dovremo riprendere le carte in mano, fare una ricognizione dei danni provocati dal fermo del cantiere e far ripartire i lavori: l'approdo è un'opportunità per la città e realizzarlo sarà il segnale di una città che si rimette in moto. Un'altra opera fondamentale sarà il terzo depuratore nella zona della vallata dell'Alento vicino al confine con Torrevecchia Teatina: era stato finanziato con tre milioni di euro dall'Ato, i lavori erano cominciati ma tutto si è fermato. Bisognerà ripartire anche in questo caso per arrivare a smantellare il depuratore nord che si trova a ridosso di San Silvestro in una zona densamente abitata.

Francavilla città all'ombra di Pescara ma in provincia di Chieti. Non le sembra un paradosso?
La risorsa di Francavilla non è la vicinanza con Pescara ma i paesi della vallata dell'Alento: possiamo diventare un punto di riferimento.

In caso di vittoria, chi saranno i primi assessori della sua giunta?
Non deciderò da solo ma con il gruppo che mi ha sostenuto dall'inizio. È certo che si terrà conto delle professionalità e del risultato elettorale conseguito. Posso dire, invece, chi non sarà assessore e cioè l'ex sindaco Roberto Angelucci: darà il suo apporto ma lo farà soltanto da consigliere.

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