«Stop alla tassa sul suolo pubblico per bar, ristoranti e stabilimenti»

Una proposta di delibera del Pd prevede l’azzeramento dell’imposta locale fino alla fine dell’anno per rilanciare le attività produttive. Entro un mese la decisione del consiglio comunale

PESCARA. Il Pd vuole azzerare la tassa per l’occupazione del suolo pubblico (Cosap) sino alla fine dell’anno per tutte le attività produttive della città. La proposta di delibera per modificare l’apposito regolamento dell’imposta è pronto e andrà all’esame del consiglio comunale entro un mese.

«Siamo partiti dalla decisione dell’amministrazione comunale di esentare dal pagamento della Cosap gli ultimi due concerti che si sono svolti il 12 e 13 agosto scorsi all’antistadio facendo proprie queste iniziative», ha spiegato il vice capogruppo del Pd Enzo Del Vecchio, «allora perché non fare lo stesso con tutte le attività economiche della città?».

Un tentativo per rilanciare l’economia della città, ma anche per stanare l’amministrazione Mascia, che ora dovrà decidere se applicare a tutti lo stesso trattamento riservato alla società privata organizzatrice dei concerti di metà agosto, oppure no.

Se la delibera non dovesse passare in consiglio, il Pd farà partire un esposto alla Corte dei conti per denunciare il mancato pagamento dell’imposta da parte di una sola società.

L’obiettivo è, quindi, estendere l’esenzione dell’imposta a tutte le attività produttive che occupano il suolo pubblico. In particolare ai bar, ristoranti, alberghi, pizzerie, stabilimenti balneari, imprese edilizie. «Tutte le iniziative», ha fatto notare Del Vecchio, «rappresentano un evidente volano economico per il nostro territorio e ognuna può essere fatta propria da questa amministrazione sostenendone logisticamente la realizzazione e delegando, nel contempo, i singoli soggetti proponenti alla loro effettiva concretizzazione».

«Il sistema imprenditoriale» ha sottolineato Del Vecchio, «sta risentendo fortemente della crisi economica e finanziaria in atto, con una riduzione del fatturato, della produzione e degli ordini che si riflette negativamente anche sul mercato del lavoro». «Il 19 luglio scorso», ha ricordato, «tutte le sigle e le categorie datoriali di Pescara e provincia hanno dato vita a una straordinaria mobilitazione per sensibilizzare le istituzioni ad uscire dal torpore e a cambiare marcia». Da qui l’idea di azzerare una delle imposte locali, quella che solitamente pagano gli esercenti per i tavoli e le verande all’aperto e le imprese edilizie per i ponteggi. L’esenzione dal versamento della tassa farebbe risparmiare ad esercenti e imprenditori centinaia o, addirittura, migliaia di euro.

Secondo il Pd, l’amministazione comunale perderebbe con questa iniziativa un gettito tra i 500mila e i 600mila euro, da adesso alla fine dell’anno. «I soldi», ha osservato il capogruppo Moreno Di Pietrantonio, «si possono trovare durante l’esame del bilancio, tagliando le spese superflue, come le consulenze del sindaco».

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