Strade, edifici e musei: ecco le 10 incompiute che bloccano Pescara

I piani per le aree di risulta e parco nord restano nel cassetto. Ancora fermi gli interventi per Cofa e Asse attrezzato

PESCARA. Edifici mai portati a termine. Strade e musei ancora da completare. Aree da riqualificare. È lungo l’elenco delle opere di Pescara rimaste incompiute. Si tratta di interventi avviati e mai conclusi o, addirittura, progetti rimasti lettera morta nonostante gli annunci e le promesse delle amministrazioni comunali che si sono succedute nel corso degli anni.

Il Centro ha individuato una decina di casi più eclatanti, ossia opere che avrebbero dovuto vedere la luce da tanto tempo e che invece sono rimaste bloccate, molto spesso per mancanza di fondi pubblici, ma talvolta anche per intoppi burocratici e divergenze politiche.

Strade, edifici e musei: le incompiute bloccano Pescara
Avrebbero dovuto vedere la luce da tanto tempo e che invece sono rimaste bloccate, molto spesso per mancanza di fondi pubblici, ma talvolta anche per intoppi burocratici e divergenze politiche. Edifici mai portati a termine, strade e musei ancora da completare, aree da riqualificare: ecco le dieci grandi opere incompiute e Pescara.

La vicenda più emblematica è quella delle aree di risulta. La città attende da oltre trent’anni la riqualificazione di quella parte della città e chissà quanto dovrà attendere ancora. Sono stati presentati più di cinque progetti dalle varie amministrazioni, ma nessuno di questi è stato mai realizzato. L’attuale giunta ha commissionato persino uno studio a una società specializzata, costato oltre 46mila euro, diventato oggetto di un esposto alla procura della Repubblica. Tutto fermo anche per l’ex Cofa. A più di un anno dall’abbattimento dei vecchi capannoni, tutto è rimasto bloccato. Stesso discorso per il restauro della Stele dannunziana di Vicentino Michetti.

Un altro stop è arrivato all’ex Omni, ossia l’edificio di via Del Circuito utilizzato in passato come sede dei vigili urbani. I lavori per ristrutturare l’immobile erano ripresi, ma nel frattempo i soldi sono finiti. E ora manca circa un milione per completare il progetto che prevede uffici, al primo piano, della società municipalizzata Pescara energia e, al secondo, della Protezione civile.

Qualche speranza in più per la Città della musica, il gigantesco edificio di via Raiale, già costato oltre 3 milioni di euro e rimasto in stato di abbandono dal 2009. Nei mesi scorsi, l’attuale amministrazione ha stanziato 146mila euro per rimettere a posto l’immobile devastato dai vandali. Nelle settimane scorse, è tornata alla ribalta anche il vecchio progetto dell’allungamento dell’Asse attrezzato fino al porto. Il presidente della Regione D’Alfonso ha incontrato di recente i vertici dell’Anas che avrebbero assicurato la disponibilità a riprendere la proposta.

Resta un sogno, in compenso, la realizzazione del parco nord. L’amministrazione comunale, dopo numerosi tentativi, non è ancora riuscita a trovare un accordo con i proprietari dell’area per realizzare il parco. L’ultima ipotesi era quella di uno scambio con l’area dell’ex Enaip, sempre sulla riviera. Non si è più parlato, invece, dei progetti di ampliamento della strada Pendolo, in via Tiburtina, per cui servono 2 milioni e del completamento del Museo del mare. Mentre la Asl, guidata da Mancini, ha ripreso in mano il piano del distretto sanitario di Pescara sud, in strada comunale Piana, ma con i soldi a disposizione potrà realizzare solo il primo lotto.

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