«Sul dato positivo incidono i fondi del Pnrr» 

Il presidente regionale Ance, Ricci: ma il governo deve confermare il bonus ristrutturazioni al 50%

L'AQUILA. Il settore edile si conferma, per l'Abruzzo, uno dei modelli economici di riferimento. Motore per l'occupazione, gli appalti e la massa salari che produce ricchezza sul territorio. Al presidente dell'Ance Abruzzo, Enrico Ricci (foto), abbiamo chiesto di tracciare un bilancio di risultati passati e priorità future.
Presidente, l'Abruzzo supera la media nazionale in edilizia e porta a casa numeri importanti. Come legge questo traguardo?
Su questa tendenza positiva hanno inciso, e continuano a farlo, l’avanzamento dei lavori previsti all’interno del Pnrr e le opere legate alla ricostruzione post sisma 2009 e 2016, oltre che gli interventi sulla difesa del suolo finanziati dal ministeri dell'Ambiente e dell'Interno. Ma anche il comparto delle costruzioni si è mosso bene, diciamo che le imprese ci hanno messo del loro».
Merito anche del superbonus e dei vari bonus per la casa messi in campo dal governo?
Abbiamo avuto dati positivi nonostante, nel 2023, si è concretizzato l’esaurimento della spinta propulsiva dei lavori di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza antisismica incentivati con i bonus fiscali che, nella nostra regione, ha interessato il 6,4% degli edifici. Un valore al di sopra della media nazionale che si è fermata al 5,8%. L'Abruzzo figura tra le regioni dove queste agevolazioni sono state utilizzate di più, con un numero di 13.100 cantieri per un totale di quasi 3 miliardi e mezzo di euro di investimenti e una percentuale di lavori realizzati del 85,5%.
Lei, tuttavia, ha invitato a non abbassare la guardia.
Per prevenire frenate e spinte recessive occorre stimolare l’efficacia e l'efficienza dell’azione dei decisori del comparto per mettere a frutto, in particolare, le opportunità del Pnrr e dei fondi europei per il riequilibrio territoriale, oltre ad imprimere un'accelerazione al processo di ricostruzione post sisma 2016.
Di questo ha parlato con il presidente della Regione, Marco Marsilio, nell'incontro di lunedì scorso?
Ho visto Marsilio insieme all'assessore ai lavori pubblici, Umberto D'Annuntiis, e ai presidenti delle associazioni provinciali. In questi ambiti, l’azione della Regione ha un ruolo centrale: attraverso la realizzazione degli interventi previsti nell 'Fsc si può prevedere il mantenimento del dinamismo economico e dei livelli occupazionali attuali.
Il bonus ristrutturazioni sarà attivo con detrazione del 50% fino a fine anno, poi sarà gradualmente ridotto. Cosa ne pensa?
Una riduzione degli incentivi andrà ad incidere, sicuramente, sul mercato delle ristrutturazioni. Il governo deve pensare a mettere in campo un sistema strutturale e stabile nel tempo, stabilendo un budget annuale che sia sostenibile per le casse statali. Lo Stato sa preventivamente quanto spende e i cittadini hanno la certezza di poter contare sui finanziamenti.