Tagli alle tessere omaggio: i politici contro il Pescara calcio
Solo due abbonamenti omaggio a Palazzo città per la rigida normativa del Viminale. I politici: lo stadio è di proprietà del Comune, quindi il Pescara calcio sta facendo il padrone in casa altrui
PESCARA. Il calcio mette d’accordo destra e sinistra. O meglio: la drastica riduzione delle tessere per il Pescara calcio date in omaggio ai politici crea in consiglio comunale una maggioranza trasversale. La società biancazzurra ha assegnato solo due abbonamenti omaggio al Comune: uno per il sindaco e uno per l’assessore allo sport. Molti meno rispetto al passato e decisamente inferiori alle centinaia di biglietti e tessere che i politici avrebbero richiesto alla società di Sebastiani. Il taglio sarebbe motivato dalla rigida normativa in materia di ingressi allo stadio dettata dal Viminale. Molti politici però non ci stanno e la loro posizione è chiara: lo stadio è di proprietà del Comune, quindi il Pescara calcio sta facendo il padrone in casa altrui. Così a palazzo di città in tanti sono pronti a impugnare la norma dello Statuto che assegna ai consiglieri comunali il «diritto di accedere agli impianto sportivi del Comune per finalità di verifica e controllo».
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