Tagliati i fondi agli abruzzesi nel mondo, Chiodi: “Abbiamo altre priorità”
Il presidente interviene su Facebook sul taglio dei fondi al Cram: finanziamenti bloccati per la situazione della Regione e del paese
«La possibilità di rifinanziamento dell’attività del Cram, naturalmente su basi diverse, potrebbe essere presa in considerazione solo a partire dal 2015». Lo afferma il presidente della Regione, Gianni Chiodi, in merito al futuro dell’attività dell’organismo del Consiglio regionale che cura i rapporti con le comunità degli abruzzesi all’estero. «Il blocco di ogni forma di finanziamento per attività del Cram - spiega Chiodi - è stata imposto dalla situazione della Regione Abruzzo e del paese che ci ha indicato atre priorità: far fronte alle spese obbligatorie per legge, ai servizi sociali, alla protezione civile, ai trasporti pubblici ed altro. Il tutto - prosegue il presidente - senza aumentare le tasse ai cittadini e portando a compimento quella politica di risanamento economico e finanziario del bilancio regionale avviata cinque anni fa». Ma in quest’ottica il presidente Chiodi apre a una possibilità di rilancio del Cram «quando verranno liberate risorse che oggi dobbiamo destinare al costo del debito». Ma, aggiunge Chiodi, «le riunioni del consiglio degli abruzzesi nel mondo, ai quali tutti noi teniamo, si dovranno tenere nella terra d’Abruzzo per il tempo strettamente necessario per i lavori. Questo anche per evitare quello che è una opinione, purtroppo, largamente diffusa tra gli abruzzesi residenti (sedimentatasi per alcune vicende del passato) e cioè: che uno scopo nobile si riduca ad occasioni di viaggio per un numero eccessivo di persone a spese della collettività».
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