Tangenti Abruzzo, l'inchiesta Caligolaindagini su 2 appalti da 6 milioni della Regione

Blitz della Mobile nell'ufficio di Andreola, scoperti altri incarichi a società legate a Ecosfera

PESCARA. Due appalti da sei milioni di euro gestiti in proprio dalla Regione Abruzzo e finiti nelle mani di società riconducibili all'Ecosfera di Roma. Si allarga, con una svolta inattesa, l'inchiesta Caligola sugli appalti per l'informatica del programma comunitario di cooperazione transfrontaliero Ipa Adriatico e dei fondi comunitari Por-Fesr. Alle 9,30 di ieri, a sette giorni di distanza dagli arresti, gli investigatori della squadra mobile di Pescara sono entrati nell'ufficio aquilano della ex dirigente regionale Vanna Andreola detta "Zarina", oggi ai domiciliari nella sua casa di Salerno: una perquisizione durata più di nove ore. E dai documenti trovati sulla scrivania e chiusi dentro cassetti e armadi, sono spuntate fuori altre due commesse sospette: la novità è che si tratta di appalti curati dalla Regione e non per il tramite dell'Oics di Roma (Osservatorio interregionale cooperazione sviluppo).

CIRCOLO CHIUSO.
Per gli investigatori, è la conferma che quello degli incarichi pagati con i soldi dell'Europa è un circolo chiuso e con un elenco ristretto di invitati che gira intorno all'Ecosfera dell'arrestato Duilio Gruttadauria, 61 anni di Caltanissetta domiciliato a Carsoli, l'imprenditore con fondi accumulati nel Principato di Monaco che, parlando alla moglie Anna Teodoro, rivela che per vincere gli appalti è necessario pagare tangenti. Ora, dopo i sequestri, l'indagine punta a dare un nome e cognome ai partecipanti delle commissioni che hanno vagliato i progetti.

SERCAM-ECOTER.
Il primo dei due appalti scoperti ieri, una commessa da oltre cinque milioni di euro, è finito a un raggruppamento temporaneo di imprese formato dalla Sercam e dalla Ecoter. Sono due ditte citate nell'ordinanza dei sette arresti firmata dal gip dell'Aquila Marco Billi: la Sercam, dice l'ordinanza, è una società riferibile a Gruttadauria. «L'attività di indagine», recita il documento, «ha consentito di accertare che l'Ecosfera, attraverso la controllata Sercam, ha uffici di assistenza tecnica per il controllo di gestione ubicati negli uffici della Regione Abruzzo siti a Pescara in via Passo Lanciano». L'appalto nel mirino riguarda il «servizio di assistenza tecnica per l'implementazione, la sorveglianza e il monitoraggio del Por-Fesr Abruzzo 2007-2013»: si tratta di un progetto che ha mosso i primi passi con la giunta di centrosinistra dell'ex governatore Ottaviano Del Turco e del suo braccio destro Lamberto Quarta, arrestato, ma che si è concretizzato dopo l'elezione di Gianni Chiodi a governatore. Dai dati pubblicati sul sito Internet della Regione Abruzzo, è possibile leggere che il 23 gennaio 2009 il gruppo Sercam-Ecoter ha ottenuto l'aggiudicazione della commessa: a firmare l'affidamento è stata la dirigente Andreola. Il Rapporto annuale di esecuzione sui fondi europei conferma: «L'assistenza tecnica all'Autorità di gestione (Andreola, ndr) e all'Autorità di certificazione sono state affidate, a seguito di regolare procedura di evidenza pubblica nel 2008, al raggruppamento temporaneo di imprese Sercam/Ecoter».

In base ai documenti pubblici, Sercam-Ecoter ha vinto l'appalto con 94,68 punti e, al secondo posto, si è piazzata l'Ecosfera con 92,31.

ESTENSIONI.
«Nel 2010, ai sensi del decreto legislativo 163/2006, è stata prevista», dice un altro passo della relazione, «un'estensione contrattuale al fine di potenziare le attività di assistenza tecnica alla struttura dell'Adc, che come emerso anche dall'audit di sistema predisposto dall Ada, ha una dotazione di personale assegnato molto inferiore ai carichi di lavoro da sviluppare». L'estensione citata è un'altra commessa da approfondire per la squadra mobile guidata da Pierfrancesco Muriana. E non è l'unica: in base ai documenti prelevati ieri, Sercam-Ecoter ha ottenuto anche un'altra proroga.

TELEFONATA.
Per gli investigatori, l'appalto finito alle due ditte citate nelle carte giudiziarie è un altro tassello che sorregge le tesi dell'accusa. Per la polizia, appare determinante un'intercettazione di Maurizio Dalla Palma, imprenditore dell'Ecoter, non indagato, che in un colloquio con Andreola, commentando la sconfitta dell'appalto Ipa vinto da Ecosfera, si lascia andare così: «Avendo fatto le cose... sono amareggiato perché so sempre di meno alla correttezza di questi lavori, come d'altra varie molte volte ne abbiamo usufruito noi, probabilmente, però mo' mi dispiace perché è un lavoro a cui tenevamo».

ECOSFERA VIC.
Un altro appalto dubbio sfiora un milione di euro ed è stato assegnato all'Ecosfera Vic, stessa sede dell'Ecosfera in viale Castrense 8 a Roma: si tratta dell'«affidamento del servizio di Valutazione intermedia del Por-Fesr Abruzzo 2007-2013».

«Nel corso del 2010», dice ancora il rapporto annuale di esecuzione sui fondi europei, «sono state valutate le nove offerte pervenute e con determinazione 162/da2 si è provveduto all'aggiudicazione della gara con l'individuazione della società Ecosfera Vic. Soltanto nel febbraio 2011», prosegue il documento, «si è provveduto alla firma del contratto di aggiudicazione». Sulla «lista dei beneficiari» della Regione l'importo è: 839 mila euro.

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