Tenta di uccidere la moglie, arrestato
Loreto Aprutino. Tenta di violentarla ma viene respinto: la picchia e cerca di strangolarla davanti ai figli
LORETO APRUTINO. Ha tentato di uccidere la moglie solo perché lei lo aveva respinto. E lo ha fatto davanti ai figli, che lo hanno fermato, evitando che in casa si consumasse una tragedia. È successo nei giorni scorsi a Loreto Aprutino e, a conclusione delle indagini dei carabinieri, per il marito si sono aperte le porte del carcere.
Lo hanno arrestato i militari dell'Arma del posto, diretti da Mauro Berardi, che hanno raccolto la denuncia della donna e poi hanno dovuto ricostruire l'accaduto, mettendo insieme una serie di elementi a carico dell'uomo, accusato di tentata violenza sessuale, tentato omicidio, percosse e lesioni personali.
I fatti risalgono alla notte del 10 giugno e l'identità dei protagonisti della vicenda viene volutamente omessa dagli investigatori, anche a tutela della vittima e dei figli dell'arrestato. Il capofamiglia, un uomo di 50 anni di Loreto, si è presentato a casa alticcio. Aveva alzato il gomito e pretendeva di avere un rapporto sessuale con la moglie. Lei si è opposta, lo ha respinto, senza sapere a cosa andava incontro.
Il suo no ha fatto andare su tutte le furie il marito. Ha perso completamente le staffe, verosimilmente anche a causa dell'alcol, e ha aggredito la donna, picchiandola.
Al culmine della sua ira ha afferrato un filo elettrico e lo ha stretto attorno al collo della moglie. Voleva punirla per averlo mandato in bianco e, probabilmente, avrebbe portato avanti il suo progetto, accecato dalla rabbia, se non fossero intervenuti i figli minorenni della coppia.
Di fronte alla violentissima discussione che si era accesa tra i genitori si sono resi conto che era indispensabile darsi da fare per bloccare il padre e salvare la madre, facendo in modo che l'uomo allentasse la morsa di quel filo e lasciasse andare la donna, facendola respirare. Una scena da film, purtroppo, non molto lontana da quanto avvenuto quella notte nell'abitazione di Loreto e dal terrore che i figli della coppia hanno dovuto vivere in quei minuti. La vittima dell'aggressione è finita in ospedale, si è fatta medicare e dopo due giorni ha deciso di vuotare il sacco e di liberarsi di quel peso. Si è rivolta ai carabinieri, ha raccontato cosa era stato capace di farle il marito quella notte dopo l'approccio sessuale finito male. E in questo modo ha fatto scattare le indagini, che poi hanno portato all'arresto. I militari dell'Arma (la compagnia è quella di Montesilvano, agli ordini del capitano Vincenzo Falce) hanno avviato gli accertamenti per capire come si sono svolti davvero i fatti e accertare le reali responsabilità del cinquantenne e nel giro di pochi giorni il quadro accusatorio è apparso chiaro tanto che dal tribunale di Pescara è stato emesso il provvedimento di arresto nei confronti del marito violento.
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