Tentata rapina al deposito di gioielli Il titolare minacciato con una pistola
In tre hanno tentato di rapinare la Mancini gold. Hanno avvicinato il titolare all'ingresso delle sede e, minacciandolo con una pistola, sono saliti al secondo piano. Una dipendente non ha aperto l'ingresso e li ha convinti a desistere
PESCARA. L'hanno aspettato nel portone in cui ha sede la ditta, minacciato con le pistole e portato al piano di sopra dove ci sono gli uffici e soprattutto i gioielli. Solo la prontezza di una dipendente che era dentro e non ha aperto ha salvato la Mancini gold dalla rapina tentata stamattina alle 7.45 da tre persone. In tre hanno avvicinato il titolare, Antonio Mancini, nel portone del palazzo in cui ha sede la ditta e lo hanno minacciato con delle pistole. Due avevano il volto coperto. I banditi hanno costretto Mancini a salire al secondo piano dove ci sono gli uffici e il deposito di gioielli.
Dentro c'era una dipendente che ha aperto una prima porta del locale. Prima di aprire la seconda si e' accorta che qualcosa non andava, ha visto il titolare con la pistola puntata alla tempia e non ha aperto nonostante i banditi minacciassero di sparare. A quel punto i tre hanno colpito il commerciante alla testa con il calcio della pistola e sono fuggiti. Da via Trieste si sono allontanati con una Ford Focus che poi hanno abbandonato in via Cesare Battisti. L'auto e' risultata rubata il primo giugno ad Acilia, in provincia di Roma
Dentro c'era una dipendente che ha aperto una prima porta del locale. Prima di aprire la seconda si e' accorta che qualcosa non andava, ha visto il titolare con la pistola puntata alla tempia e non ha aperto nonostante i banditi minacciassero di sparare. A quel punto i tre hanno colpito il commerciante alla testa con il calcio della pistola e sono fuggiti. Da via Trieste si sono allontanati con una Ford Focus che poi hanno abbandonato in via Cesare Battisti. L'auto e' risultata rubata il primo giugno ad Acilia, in provincia di Roma
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