un anno fa l’aggressione

Tentato omicidio a Scafa assolti i due imputati

SCAFA. Erano stati arrestati il 1° maggio dello scorso anno con l’accusa di aver accoltellato un 31enne, A. M, originario di Cerignola ma residente a Scafa. Rinchiusi in carcere da un anno, il...

SCAFA. Erano stati arrestati il 1° maggio dello scorso anno con l’accusa di aver accoltellato un 31enne, A. M, originario di Cerignola ma residente a Scafa. Rinchiusi in carcere da un anno, il senegalese Leopold Diame di 33 anni e l’italiano originario di Chieti Domenico Di Pillo De Clerico di 38 anni sono stati assolti dall’accusa di tentato omicidio e condannati a due anni e 10 mesi per tentata estorsione. I due uomini residenti a Tollo, difesi dagli avvocati Massimo Solari e Paolo D’Incecco, hanno chiesto il rito abbreviato e sono stati assolti dal giudice per l’udienza preliminare Maria Michela Di Fine dall’accusa di aver tentato di uccide il 31enne foggiano per un debito di droga.

L’uomo, secondo la ricostruzione che all’epoca venne fatta dall’accusa, era stato svegliato nel cuore nella notte da tre persone. Uno lo aveva colpito a mani nude e l’altro con un coltello raggiungendo in vari punti del corpo e provocandogli diverse ferite tra cui una nella zona dorsale, alla base del polmone sinistro.

Il trio, sempre secondo la ricostruzione, si era poi allontanato mentre la vittima aveva fornito indicazioni ai carabinieri descrivendo l’italiano come “Domenico di Tollo, il biondo” mentre l’altro come un suo amico di colore. Due giorni dopo, i due uomini vengono arrestati con l’accusa di essere due dei tre aggressori che avevano accoltellato il foggiano.

Durante l’interrogatorio il senegalese Diame e il teatino De Clerico si erano professati innocenti, avevano assicurato di avere un alibi che li avrebbe scagionati raccontando che quel giorno non erano affatto a Scafa, a casa del 31enne foggiano, ma altrove. Bisognerà attendere le motivazioni della sentenza per sapere se l’alibi dei due sia stato ritenuto credibile o se ci sono stati altri elementi che hanno indotto il giudice a decidere per l’assoluzione dall’accusa di tentato omicidio, condannandoli però per tentata estorsione

L’avvocato Solari, inoltre, aveva chiesto – e successivamente ottenuto – il trasferimento dell’inchiesta da Chieti a Pescara dove è finita nella mani del pm Salvatore Campochiaro. La terza persona che avrebbe fatto parte delcommando che ha accoltellato l’uomo residente a Scafa non è mai stata trovata. Come non è ancora dato sapere quale sia stato effettivamente il suo ruolo nell’aggressione. (p.au.)

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